Bill Gates lancia un nuovo allarme sulla crisi climatica. E dà un consiglio all’umanità

Alessandro Nuzzo

31 Ottobre 2025 - 22:47

Il filantropo e fondatore di Microsoft ha ribadito che oltre all’aumento della temperatura, ci sono altri aspetti anche più importanti di cui occuparsi.

Bill Gates lancia un nuovo allarme sulla crisi climatica. E dà un consiglio all’umanità

Bill Gates, oltre a essere il cofondatore del colosso tecnologico Microsoft, si mostra da sempre molto attento alle tematiche umanitarie e allo sviluppo sostenibile. Nel corso degli anni, attraverso la Bill & Melinda Gates Foundation, ha finanziato progetti per la salute globale, l’istruzione e la lotta alla povertà. Senza dubbio una delle più grandi sfide che l’umanità dovrà affrontare nei prossimi anni è quella del cambiamento climatico, dell’aumento delle temperature sulla Terra e, di conseguenza, del contenimento delle emissioni.

Qualche giorno fa l’argomento è tornato d’attualità dopo che il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha dichiarato che i grandi della Terra hanno fallito, non riuscendo a evitare il superamento della soglia di 1,5 °C nei prossimi anni.

«La verità è che non siamo riusciti a evitare un superamento di 1,5 °C nei prossimi anni. E superare 1,5 °C avrà conseguenze devastanti. Alcune di queste conseguenze sono punti di non ritorno, che si tratti dell’Amazzonia, della Groenlandia, dell’Antartide occidentale o delle barriere coralline», ha affermato Guterres, ribadendo la necessità di cambiare rotta per non arrivare a un punto di collasso climatico.

Il giorno successivo a queste dichiarazioni, Bill Gates ha voluto dire la sua sull’argomento, intervenendo dalle pagine del suo blog personale Gates Notes. A sorpresa, l’imprenditore ha sostenuto che il mondo dovrebbe cambiare strategia, abbandonando la corsa forsennata al contenimento della temperatura globale. Secondo Gates, è arrivato il momento di smettere di considerare il cambiamento climatico come un’apocalisse imminente e di concentrarsi anche su altre sfide che non sono meno gravi.

Gates invita a concentrarsi su povertà e malattie

Per Gates, infatti, il cambiamento climatico non porterà all’estinzione dell’umanità: «Sebbene il cambiamento climatico avrà gravi conseguenze, soprattutto per le popolazioni dei Paesi più poveri, non provocherà la fine dell’umanità. Le persone potranno continuare a vivere e prosperare nella maggior parte delle aree del pianeta per il prossimo futuro», ha scritto.

I problemi più urgenti da affrontare, secondo il fondatore di Microsoft, restano la povertà e le malattie: «I problemi più grandi sono la povertà e le malattie, come sempre. Capire questo ci permetterà di concentrare le nostre limitate risorse su interventi in grado di avere il massimo impatto sulle persone più vulnerabili».

A novembre, a Belém in Brasile, si terrà la Cop30, il nuovo vertice mondiale sul clima. Per Gates sarà «un’opportunità per riconcentrarsi su un parametro che dovrebbe contare ancora di più delle emissioni e del cambiamento di temperatura: migliorare la vita delle persone e garantire loro un futuro dignitoso».

Molto spesso, secondo l’imprenditore, il mondo appare ossessionato dall’inquinamento e dal tentativo di ridurre le emissioni per non far aumentare ulteriormente la temperatura terrestre. Questo, però, finisce per oscurare altre emergenze non meno rilevanti, come la povertà, la fame e la diffusione delle malattie. Le stime per il 2025 parlano di 808 milioni di persone che vivranno in condizioni di povertà estrema (con meno di 3 dollari al giorno) e di altri 2,9 miliardi che disporranno di un reddito compreso tra 3 e 8,3 dollari al giorno. Una piaga ancora intollerabile, che secondo Gates dovrebbe tornare al centro delle priorità globali.

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