Benzina, prezzo in calo di 24 centesimi e probabile nuova discesa nelle prossime settimane: ecco di quanto

Giacomo Andreoli

17 Agosto 2022 - 13:53

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Continua a calare il prezzo della benzina, arrivato a 1,770 euro al litro. Da fine giugno sono 24 centesimi in meno e ora il trend ribassista sui mercati può portare a un nuovo abbassamento.

Il prezzo dei carburanti continua a calare. Il trend al ribasso, iniziato oramai da fine giugno, prosegue in particolare per la benzina, con il costo alla pompa tornato sotto i valori pre-guerra in Ucraina. Dall’ultima rilevazione del ministero dello Sviluppo economico, realizzata a Ferragosto e pubblicata oggi, emerge che il prezzo medio della benzina verde è arrivato a 1,770 euro al litro.

Lo scorso 8 agosto il costo era 1,830 euro al litro: la variazione quindi è stata di 6 centesimi (-3,3%) nel corso di una settimana. Il gasolio è invece indicato a 1,756 euro al litro, con una variazione di un simile 3,02%, pari a 5,47 centesimi in meno rispetto ai 1,811 euro dell’8 agosto. Secondo le ultime previsioni, poi, questi prezzi possono continuare a scendere nelle prossime settimane, portando un ulteriore beneficio nelle tasche degli italiani.

Per un pieno risparmi oltre i 12 euro

Festeggia Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che fa notare che da quando i Paesi produttori di petrolio (i cosiddetti membri dell’Opec+) hanno deciso di aumentare la produzione, i prezzi sono calati in modo intenso. Dalla fine di giugno il costo della benzina è sceso di oltre 24 centesimi al litro, con un ribasso dell’11,7%, pari a oltre 12 euro per un pieno da 50 litri. Il gasolio è invece diminuito di oltre 22 centesimi al litro, con una riduzione del 10,9%, pari a oltre 11 euro a rifornimento.

Tuttavia i prezzi rimangono ancora alti: rispetto al 1° gennaio di quest’anno la benzina, nonostanteil taglio delle accise e dell’Iva per 30 centesimi al litro (che varrà fino al 20 settembre), ha un costo maggiore del 6,5%, cioè 5 euro e 55 centesimi in più per un pieno di 50 litri e 133 euro aggiuntivi su base annua. Il gasolio è decollato del 14,3%, 11 euro e 30 centesimi a rifornimento, equivalenti a 271 euro in più all’anno.

Nel primo semestre del 2022, così, il costo che l’Italia ha dovuto sostenere per rifornirsi di greggio dall’estero è salito del 79,3% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Il calo del petrolio sul mercato

A spingere in basso i costi, oltre alle decisioni dell’Opec, è la discesa del prezzo del petrolio sul mercato, dovuta alla possibilità di un ritorno sul mercato del petrolio iraniano e ai dati economici della Cina, principale compratore di greggio (valori che hanno rinnovato i timori di una recessione globale). Il Wti è sceso sotto i 90 dollari al barile (a circa 86), ai minimi dal 25 gennaio, mentre solo a fine luglio aveva superato i 100 dollari. Il Brent è poco sopra i 90 dollari al barile, circa 20 euro in meno rispetto a inizio mese e 33 in meno di inizio marzo.

Secondo uno studio di Goldman Sachs ci sarebbe dovuto essere un deciso trend rialzista in queste ultime due settimane, per una forte “disconnessione tra i prezzi finanziari al dettaglio e quelli finanziari del Brent”, “molto più ampia di quanto ci si aspettasse”. Tuttavia questo non è accaduto e lo scenario più probabile è un ulteriore ribasso, ad esempio del Wti verso gli 80 dollari al barile, o al massimo un lieve rialzo a 90.

Prezzo benzina, di quanto può scendere ancora

Questo significa che i prezzi della benzina alla pompa dovrebbero calare ancora di qualche centesimo, con la media che potrebbe avvicinarsi a 1,70 euro al litro e forse scendere lievemente sotto questa soglia. Molto, però, dipenderà dalla guerra tra Russia e Ucraina. L’aggravarsi della crisi energetica, aumentando i costi di trasformazione del petrolio dal suolo alla pompa in tutto il mondo, può invertire la tendenza al ribasso.

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