Bce pronta ad aumentare ancora i tassi? Le parole di Lagarde non lasciano spazio ai dubbi

Luna Luciano

26/08/2023

26/08/2023 - 08:44

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L’obiettivo della Bce di riportare l’inflazione al 2% non è stato ancora raggiunto. Lagarde spiega quali saranno le prossime azioni della Banca centrale europea.

Bce pronta ad aumentare ancora i tassi? Le parole di Lagarde non lasciano spazio ai dubbi

La lotta all’inflazione in Europa non è ancora vinta. Sono state queste le parole della presidente della Banca centrale europea (Bce), Christine Lagarde, nel suo intervento al simposio economico a Jackson Hole, negli Stati Uniti.

Se l’inflazione è diminuita, raggiungendo il 5,3%, come riportano le statistiche della Banca centrale europea di fine luglio, questo risultato non è sufficiente: l’inflazione è ancora troppo alta. Ciò comporta, come ormai è noto, una riduzione del potere d’acquisto dei cittadini e un rallentamento della crescita economica.

Secondo Lagarde non esiste un “manuale di istruzioni” per gestire la situazione attuale, il compito della Bce sarà quindi quello di elaborare una nuova strategia per ricondurre l’inflazione al 2%.

Il dibattito sui tassi di interesse della Bce ha quindi ripreso vigore dopo la fine della pausa estiva. Infatti, la strategia potrebbe comportare un ulteriore aumento dei tassi. Le parole di Lagarde non lasciano spazio a dubbi: ecco cosa ha detto e cosa potrebbe accadere.

Bce, “lotta all’inflazione non ancora vinta”: cosa sta accadendo

Negli ultimi tre anni l’Europa e il resto del mondo ha vissuto una serie di “shock senza precedenti, anche se a vari livelli”. Dopo la pandemia che ha provocato un parziale arresto dell’economia globale, la guerra russo-ucraina sta modificando i contorni e i ruoli sulla scacchiera geopolitica, portando a profondi cambiamenti nei mercati energetici e nei modelli commerciali. Senza contare che il cambiamento climatico sta accelerando, costringendo i paesi a decarbonizzare l’economia.

È questo il quadro presentato dalla presidente della Bce. Lagarde ha quindi indicato quelle cause che hanno contribuito al ritorno di “un’inflazione elevata a livello globale”, che ha causato non poche sofferenze alla popolazione. Secondo la presidente della Banca centrale europea è probabile che si verificheranno in futuro ulteriori shock provenienti dal lato dell’offerta stessa e che “lo spostamento del mix energetico globale aumenti anche l’entità e la frequenza degli shock nell’approvvigionamento energetico”.

Non solo. Il reshoring (il rientro di aziende precedentemente delocalizzate all’interno dei confini nazionali) e il friends-shoring (la rilocalizzazione delle aziende in paesi amici) implicano a nuovi vincoli sull’offerta “soprattutto se la frammentazione del commercio accelera prima che la base dell’offerta interna sia stata ricostruita”. A tutto ciò bisogna aggiungere la transizione energetica che richiederà massicci investimenti in pari a circa 600 miliardi di euro in media all’anno fino al 2030 nell’Unione Europea.

Davanti a un quadro così complesso la Bce dovrà farsi guidare da tre principi fondamentali, secondo Lagarde: chiarezza, flessibilità e umiltà. La Bce dovrà fare chiarezza sull’obiettivo da raggiungere e quali strategie adottare, rimanendo flessibile e pronta a modificare le proprie strategie al mutare delle condizioni economiche.

Bce pronta ad aumentare ancora i tassi? Cosa ha detto Lagarde

Ma come si tradurranno le strategie della Bce nel breve tempo? Le parole della presidente Christine Lagarde non lasciano spazio a dubbi.

Il nuovo orizzonte geopolitico che sta portando a una riorganizzazione globale delle forniture di materie prime rende più complesso e incerto l’orizzonte in cui opera la Bce: “La formulazione delle politiche in un’epoca di cambiamenti e rotture richiede una mente aperta e la volontà di adattare i nostri quadri analitici in tempo reale ai nuovi sviluppi”, ha spiegato la presidente dell’Eurotower.

E se l’obiettivo della Banca centrale europea è quello di ricondurre l’inflazione al 2% secondo la presidente Lagarde sarà necessario aumentare ancora i tassi d’interesse. Infatti, la presidente della Bce ha ribadito le solite parole:

Fisseremo i tassi di interesse a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a raggiungere un tempestivo ritorno dell’inflazione al nostro obiettivo a medio termine del 2%.

Bisogna quindi aspettarsi un aumento dei tassi che supererà l’attuale 4,25%, stabilito a fine luglio. Secondo gli analisti non è escluso che la Bce aumenti di almeno lo 0,25%, raggiungendo quota 4,50%. In ogni caso la presidente ha assicurato che la Bce cercherà di mitigare gli effetti del rialzo.

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