Bayer: mercato agrofarmaci in mano a 3 colossi, Italia all’avanguardia per politiche sicurezza alimentare

Riccardo Designori

23 Ottobre 2018 - 12:55

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Bayer: mercato agrofarmaci in mano a 3 colossi, Italia all’avanguardia per politiche sicurezza alimentare

Pesanti quest’oggi a Francoforte le azioni Bayer, con i titoli della società farmaceutica che al momento lasciano sul terreno l’8,04% a 70,39 euro. A causare il brusco sell-off la decisione, arrivata nella notte, di un giudice di San Francisco che ha confermato la multa inflitta a Monsanto lo scorso agosto per aver nascosto la pericolosità del diserbante Roundup, a base di glifosato.

L’ammontare della multa è stato significativamente rivisto al ribasso, con un valore passato da 289 milioni di dollari a 78 ma agli investitori sembra non piacere la conferma nel merito del verdetto.

Dopo l’acquisizione della Monsanto per 66 miliardi di dollari avvenuta nel settembre 2016, la Bayer controlla ora insieme a ChemChina e Dowdupont il 75% del mercato degli agrofarmaci e il 63% di quello delle sementi. “Vi è un un evidente squilibrio di potere contrattuale nei confronti degli agricoltori”, afferma a riguardo Coldiretti.

In Italia l’uso del glifosato è vietato nelle aree frequentate dalla popolazione o da “gruppi vulnerabili” quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie. Il divieto interessa anche le campagne, ove non è possibile usare il glifosato in pre-raccolta.

“L’Italia deve porsi all’avanguardia nelle politiche di sicurezza alimentare nell’Unione Europea e fare in modo che le misure precauzionali introdotte a livello nazionale riguardino coerentemente anche l’ingresso in Italia di prodotti stranieri trattati con modalità vietate nella Penisola”, sostiene a riguardo Coldiretti, secondo cui una simile misura garantirebbe “i primati acquisiti dall’Italia nella sicurezza alimentare ed ambientale confermati dall’ultimo rapporto del Ministero della Salute”.

Per Coldiretti l’Italia avrebbe la necessità di rafforzare il sistema dei Consorzi Agrari, “unica struttura degli agricoltori italiani in grado di sostenere la ricerca sostenibile e il potere contrattuale delle imprese agricole”.

Attualmente fanno riferimento ai Consorzi agrari 300mila aziende agricole italiane e hanno esteso la propria operatività dall’innovazione tecnologica ai contratti di filiera, dalle agroenergie al giardinaggio, dalla fornitura dei mezzi tecnici alla salvaguardia delle sementi a rischio di estinzione.

“I Consorzi possono vincere la sfida del futuro con nuovi investimenti”, conclude Coldiretti citando la sfida della ricerca su nuovi prodotti sostenibili per la salute e l’ambiente, dell’agricoltura di precisione e dell’utilizzo dei big data.

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