Azioni Stellantis affondano a Piazza Affari dopo numeri consegne e ricavi III trimestre. La parola chiave che spiega il tonfo

Laura Naka Antonelli

30 Ottobre 2025 - 13:28

Azioni Stellantis maglia nera del Ftse Mib di Piazza Affari, affondano di oltre il 6% dopo la pubblicazione dei numeri relativi a consegne e ricavi.

Azioni Stellantis affondano a Piazza Affari dopo numeri consegne e ricavi III trimestre. La parola chiave che spiega il tonfo

Azioni Stellantis di nuovo in evidenza a Piazza Affari dopo la pubblicazione dei numeri da parte del colosso dell’auto guidato dal CEO Antonio Filosa, relativi alle consegne consolidate e ai ricavi.

Stellantis annuncia aumento ricavi e consegne +13% in III trimestre 2025. Ma azioni affondano a Piazza Affari

Dalla carrellata di annunci è emerso che Stellantis ha chiuso il terzo trimestre del 2025 con un aumento del 13% su base annua dei ricavi netti a 37,2 miliardi di euro, trainato principalmente dalla crescita in Nord America, Europa allargata e Medio Oriente e Africa, mentre il Sud America ha registrato una moderata diminuzione.

Le consegne consolidate si sono attestate a 1,3 milioni di unità, con un aumento del 13% rispetto all’anno precedente (152.000 unità in più).

Di questa crescita, 104.000 unità si riferiscono al Nord America, “soprattutto per la stabilizzazione delle dinamiche degli stock rispetto all’anno precedente, caratterizzate dall’iniziativa di riduzione delle scorte presso i concessionari statunitensi ”.

Le azioni Stellantis reagiscono tuttavia alla pubblicazione dei numeri relativi ai ricavi e alle consegne in modo decisamente negativo, sprofondando sul Ftse Mib di Piazza Affari.

Il titolo Stellantis è arrivato a cedere più del 6%, confermandosi maglia nera del listino azionario della borsa di Milano, dopo la performance positiva di ieri, sostenuta dall’annuncio dell’azienda relativo alla scommessa sui robotaxi lanciata attraverso la collaborazione con Nvidia, Uber e Foxconn.

Vendite globali +4% su base annua, Stellantis forte soprattutto in Nord America

Nella giornata di oggi, con la pubblicazione dei dati da parte di Stellantis, si è appreso che le vendite globali sono aumentate del 4% rispetto all’anno precedente, grazie alla crescita delle regioni Medio Oriente e Africa, Nord America ed Europa allargata.

Di fatto, così ha annunciato il gruppo:

Il Nord America ha registrato una ripresa particolarmente forte nel terzo trimestre, con una crescita delle consegne di circa 104 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2024, pari a un aumento del 35% su base annua, comprese le prime consegne del Ram 1500 con motore HEMI® V-8. Questo significativo miglioramento riflette principalmente i benefici di una normalizzazione nella dinamica delle scorte, rispetto alle iniziative di riduzione delle stesse nell’anno precedente che avevano ridotto temporaneamente la produzione”.

Per quanto riguarda le altre aree geografiche, la casa automobilistica guidata dal CEO Antonio Filosa ha reso noto che, nell’Europa allargata, le consegne del terzo trimestre sono aumentate di circa 38 mila unità, pari a un incremento dell’8% su base annua.

La crescita in Europa è stata sostenuta soprattutto dall’ “avvio della produzione di quattro recenti modelli su piattaforma Smart Car del segmento B, Citroën C3, Citroën C3 Aircross, Opel Frontera e Fiat Grande Panda, che non erano in produzione nello stesso periodo dell’anno precedente”. Detto questo, “i benefici dell’avvio della produzione di questi nuovi modelli sono stati parzialmente compensati dalla diminuzione delle consegne di veicoli commerciali leggeri (LCV) e dalle minori consegne in alcuni Paesi ad alto volume”, in particolare in Italia e in Francia, come spiegato in seguito.

Rialzo +21% in Medio Oriente e Africa, flessione moderata in Sud America

Nelle altre regioni di Stellantis, le consegne sono cresciute complessivamente di 10 mila unità nette, pari a un aumento del 3% rispetto all’anno precedente.

Hanno inciso positivamente il rialzo delle consegne pari a +21% in Medio Oriente e Africa, che è stato, come ha spiegato l’azienda, parzialmente compensato dalla flessione modesta del 3% delle consegne in Sud America.

Stellantis ha spiegato che l’aumento di 16.000 unità delle consegne in Medio Oriente e Africa ha riflettuto “principalmente gli incrementi in Algeria, dove la produzione locale di modelli FIAT è in espansione, nonché gli sviluppi positivi del mercato in Turchia e in Egitto”.

Per quanto riguarda il “ Sud America , la modesta riduzione di 7 mila unità nel terzo trimestre 2025 rispetto all’anno precedente riflette principalmente una base di confronto insolitamente alta nel terzo trimestre 2024, quando Stellantis aveva recuperato le consegne in Brasile che avevano subìto ritardi a causa dell’alluvione del secondo trimestre 2024 nel Rio Grande do Sul”.

Il commento del CEO di Stellantis Antonio Filosa

Così il CEO di Stellantis Antonio Filosa ha commentato i risultati relativi alle consegne del gruppo nel terzo trimestre del 2025:

“Mentre continuiamo a implementare importanti cambiamenti strategici per offrire ai nostri clienti una maggiore libertà di scelta, il terzo trimestre ha evidenziato progressi sequenziali positivi e una solida performance rispetto all’anno precedente, con il ritorno alla crescita dei ricavi. Si tratta di un risultato incoraggiante e proseguiamo nel rafforzare questi progressi. Stiamo inoltre intraprendendo azioni decisive per allineare le risorse, i programmi e i piani di Stellantis per sostenere una crescita redditizia a lungo termine, compreso il nostro annuncio recente sull’investimento di 13 miliardi di dollari negli Stati Uniti”.

La guidance di Stellantis per la seconda metà del 2025. La parola chiave che spiega il tonfo del titolo

Stellantis ha confermato inoltre la guidance finanziaria per la seconda metà dell’anno 2025:

“Stellantis ribadisce la propria guidance finanziaria per la seconda metà del 2025, che prevede un continuo miglioramento dei ricavi netti, dell’AOI e dei flussi di cassa industriali netti rispetto al primo semestre 2025. Poiché continuiamo ad apportare modifiche importanti e necessarie ai nostri piani strategici e di prodotto, anche in risposta a sviluppi normativi, geopolitici, macroeconomici e ad altri fattori esterni e interni, prevediamo di sostenere oneri nel secondo semestre 2025 che, una volta definiti, ci aspettiamo saranno in larga parte esclusi dall’AOI. Abbiamo intrapreso una revisione del processo di stima delle garanzie, che prevediamo si tradurrà in aggiornamenti delle stime e oneri non ricorrenti nel secondo semestre 2025”.

È in questa frase contenuta nel comunicato di Stellantis che è presente la parola chiave che spiega lo scivolone delle azioni. La parola chiave è rappresentata dagli “oneri” che la casa automobilistica prevede di soffrire nel corso del secondo semestre.

Pur in presenza delle rassicurazioni da parte dell’azienda, che ha affermato che gli oneri saranno “in larga parte esclusi” dall’utile operativo, le azioni Stellantis sono andate subito giù a Piazza Affari.

Da segnalare che il titolo viaggia a un valore inferiore di più del 27% rispetto a quello di inizio 2025.

Della questione relativa agli oneri hanno parlato anche gli analisti di Equita SIM, che hanno messo in evidenza per l’appunto la previsione, per il secondo semestre del 2025, di “oneri non ricorrenti”. Oneri che, ha scritto nella nota ad hoc dedicata a Stellantis la SIM milanese, “non sono stati quantificati, ma che riteniamo possano essere rilevanti - comunque esclusi dall’adj. EBIT e pensiamo un parte non-cash), legati sia alla ristrutturazione che alla revisione del processo di stima delle garanzie”.

Così, dunque, Equita:

“La decisione non ci sorprende (anzi la ritenevamo probabile come spesso accade quando c’è un cambio di CEO) e non escludiamo possa avere ripercussioni sul dividendo”.

Stellantis parla di progressi nel lancio dei prodotti

Il gruppo guidato dall’amministratore delegato Antonio Filosa ha parlato comunque di progressi nel lancio dei prodotti, indicando che, alla fine del terzo trimestre di quest’anno, “sono stati lanciati con successo 6 dei 10 nuovi modelli previsti per il 2025 ” e aggiungendo che “ ulteriori lanci nel quarto trimestre riporteranno sul mercato diversi modelli con volumi, espressione delle scelte strategiche già intraprese dall’azienda per garantire ai clienti una più ampia libertà di selezionare veicoli e configurazioni secondo le proprie preferenze”.

In particolare, “ sono iniziati gli ordini per la Dodge Charger Scat Pack (2 porte) con motore SIXPACK, la Dodge Charger Daytona a quattro porte, la Jeep® Cherokee, la Fiat 500 Hybrid e la DS No.8”.

Sotto i riflettori miglioramento slancio vendite USA, in Europa note stonate sono Francia e Italia

In evidenza il miglioramento dello slancio delle vendite in USA, con un aumento pari a +6% nel terzo trimestre su base annua:

“Questa tendenza è riscontrabile nei marchi Jeep®, Ram, Chrysler e Dodge, portando l’azienda a una quota di mercato mensile dell’8,7% a settembre, la più alta degli ultimi 15 mesi. Un altro traguardo fondamentale raggiunto nel mese di settembre è stato il ritorno sul mercato del Ram 1500 con motore HEMI® V-8”.

Sempre in relazione ai progressi compiuti nei lanci dei prodotti, Stellantis ha annunciato che “ nell’Europa allargata, diversi modelli introdotti di recente, tra cui Citroën C3, C3 Aircross, Opel/Vauxhall Frontera e Fiat Grande Panda, hanno favorito un miglioramento della quota di mercato nel segmento B, sostenuto dall’aumento della produzione”, ribadendo che “i ricavi netti sono aumentati del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.

In generale, “la quota di mercato nell’UE30 è però scesa al 15,4%, a causa dei cali di mercato in Francia e in Italia , dove Stellantis ha una maggiore esposizione, e di una quota di mercato moderatamente inferiore nel segmento LCV ”.

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