Fincantieri sorprende con il dividendo, ma crolla dopo conti e piano industriale

C. G.

28 Marzo 2018 - 12:48

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Le azioni Fincantieri sotto esame dopo i conti 2017 e l’atteso piano industriale 2018-2022. Tutti i dettagli sui risultati e sugli obiettivi della quotata di Borsa Italiana.

Fincantieri sorprende con il dividendo, ma crolla dopo conti e piano industriale

Le azioni Fincantieri sono crollate oggi, dopo la presentazione dei conti 2017 e del piano industriale 2018-2022 ma soprattutto dopo il cambio di view da parte degli analisti di Kepler.

A colpire positivamente è stata la volontà aziendale di proporre (per la prima volta nella storia della sua quotazione in Borsa) un dividendo di 0,01 euro per azione, in virtù dei miglioramenti osservati sul fronte dei ricavi e su quello della redditività.

Anche il citato piano industriale al 2022 ha acceso però i riflettori sull’andamento odierno delle azioni Fincantieri, che stanno comunque facendo i conti con un mercato azionario indebolito dal crollo di Wall Street.

I conti 2017 di Fincantieri

Il periodo in esame si è chiuso per Fincantieri con un un utile netto (esclusa la quota di terzi) di 57 milioni di euro; un aumento evidente rispetto ai 25 milioni contabilizzati nel corso del 2016.

Anche i ricavi hanno entusiasmato e, ancora secondo i conti 2017 di Fincantieri, hanno registrato un aumento del 13,3% da quota 4,43 a quota 5,02 miliardi di euro. La società ha in questo caso beneficiato dell’attività del settore navi da crociera che ha pesato positivamente sul 49% dei ricavi.

In forte miglioramento anche il margine operativo lordo, che è passato da 267 milioni a 341 milioni di euro. Di conseguenza la marginalità si è attestata al 6,8%.

A rendere le azioni Fincantieri le sorvegliate speciali sulla Borsa Italiana (dopo una pessima apertura) è stato oggi anche il risultato del margine operativo lordo, schizzato da 267 milioni a 341 milioni di euro, il tutto per una marginalità al 6,8%.

Ancora secondo i conti, anche la posizione finanziaria è migliorata, con un indebitamento netto sceso dai 615 milioni di fine 2016 ai 314 milioni al 31 dicembre 2017.

Nel corso del periodo in esame Fincantieri ha investito complessivamente 163 milioni di euro, di cui 55 milioni in attività immateriali e 108 milioni in immobili ma anche in impianti e macchine. L’incidenza degli investimenti sui ricavi è scesa dal 5,1% al 3,2% su base annua.

Nonostante i conti 2017 della quotata si siano mostrati pressoché positivi, le azioni Fincantieri hanno comunque avviato gli scambi in rosso, appesantite da quel clima di generalizzata debolezza ormai evidente sul mercato azionario globale, ma soprattutto affossate dal downgrade di Kepler Cheuvreux che ha tagliato il proprio giudizio da buy a hold.

Il piano industriale 2018-2022

A lato dei conti 2017, il Consiglio di Amministrazione societario ha altresì approvato l’atteso piano industriale per il periodo 2018-2022, che non ha preso però in considerazione gli effetti dell’acquisizione del 50% di Stx e della forse prossima alleanza con Naval Group.

A perimetro attuale, per la fine del quinquennio Fincantieri si attende ricavi in crescita del 50% rispetto al 2017 (parliamo di circa 7,5 miliardi di euro).
Ancora secondo il piano industriale, la società lascerà osservare un aumento del 100% dell’Ebitda, che risulterà così compreso tra l’8% e il 9%. Il risultato d’esercizio al 2022 è invece previsto al 3-4% dei ricavi.

L’indebitamento, poi, dovrebbe oscillare nel 2022 tra quota 0 e quota 100 milioni, il tutto in virtù di una generazione di cassa che sosterrà sia gli investimenti che la politica dei dividendi nei prossimi anni.

Tra gli obiettivi operativi del piano industriale di Fincantieri sicuramente un consolidamento della posizione aziendale nel settore Cruise, oltre che un ampliamento dell’offerta Naval e una più efficiente diversificazione dell’Offshore.

“I risultati che abbiamo presentato confermano il buono stato di salute della società, che vanta alcune leadership indiscusse, ottenute grazie alle nostre capacità e alla nostra diffusa presenza sullo scacchiere internazionale.

Abbiamo dimostrato di saper gestire progetti, gare e commesse altamente complessi. Questo livello di eccellenza si traduce oggi in un carico di lavoro decennale, nella puntuale trasformazione del nostro soft backlog in ordini e nel rispetto dei programmi e degli impegni assunti verso una clientela sempre più esigente”,

le parole dell’amministratore delegato Giuseppe Bono.

Dopo conti 2017, piano industriale e downgrade di Kepler, le azioni Fincantieri sono crollate in Borsa e stanno attualmente scambiando su quota 1,26 euro in perdita dell’11%.

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