Carige: c’è l’ok BCE. Il futuro della banca in 3 punti

Banca Carige ha ottenuto dalla BCE il via libera al rafforzamento patrimoniale.

La mossa, prevista dal piano strategico 2017-2020 approvato lo scorso 13 settembre, ha ricevuto il tanto atteso ok da parte dell’istituto centrale e le azioni Carige hanno aperto l’odierna sessione di Borsa Italiana in deciso rialzo.

L’autorizzazione della BCE è arrivata nella serata di ieri e l’ottimismo dei vertici è stato tangibile. L’ok della banca centrale europea, che sta facendo volare le azioni Banca Carige, ha aperto le porte ad un rafforzamento patrimoniale che passerà per tre fasi distinte.

Prima ci sarà l’LME, Liability Management Exercise, ossia l’ottimizzazione del passivo di Banca Carige. L’operazione dovrebbe prendere il via domani, venerdì 29 settembre, e prevederà lo scambio di subordinati per complessivi 510 milioni nominali. Le azioni Carige sembrano oggi pronte più che mai ad intraprendere il primo step del rafforzamento.

Il secondo ostacolo da superare sarà quello relativo all’aumento di capitale dell’istituto ligure. La ricapitalizzazione di Carige avrà un valore complessivo di 560 milioni di euro, di cui 60 milioni riservati agli obbligazionisti e il resto con diritto di opzione per gli i detentori di azioni Carige.

Infine, la banca dovrà affrontare il nodo della cessione di asset di pronta valorizzazione.

In una nota di recente pubblicazione lo stesso istituto ha ribadito come ciascuna di queste tre fasi sarà fondamentale e necessaria per il raggiungimento degli obiettivi del piano. La buona realizzazione di ognuna di esse sarà insomma un requisito base del rafforzamento patrimoniale.

Gli ultimi sviluppi sul caso hanno portato le azioni Carige a decollare in Borsa e ad aprire con rialzi superiori al punto percentuale. L’entusiasmo degli investitori è oggi più che mai evidente, ma sarà ben ricompensato?