Stellantis avvia una collaborazione strategica con Bolt per portare in Europa servizi di ride-hailing basati su veicoli autonomi. Prime prove su strada previste nel 2026.
Stellantis compie un passo decisivo verso la mobilità del futuro stringendo un accordo con Bolt, la piattaforma estone di ride-hailing attiva in oltre 50 Paesi e con più di 200 milioni di utenti. Le due aziende lavoreranno insieme alla diffusione in Europa di servizi basati su veicoli senza conducente, con l’obiettivo di avviare i primi test su strada nel 2026. L’intesa punta a integrare le tecnologie di guida autonoma sviluppate dal gruppo automobilistico con la rete capillare di Bolt, creando un ecosistema pensato per garantire sicurezza e affidabilità fin dalle prime fasi di sperimentazione.
Il progetto prevede una distribuzione graduale: si partirà da prototipi e flotte pilota, per poi procedere verso una produzione su scala più ampia. Secondo quanto annunciato, la fase industriale vera e propria dovrebbe prendere forma dal 2029, momento in cui Stellantis conta di avere maturato la tecnologia e l’infrastruttura necessarie per un impiego commerciale strutturato. Le due aziende sottolineano inoltre che l’intero percorso sarà condiviso con le autorità europee, con le quali collaboreranno per assicurare il pieno rispetto delle normative in materia di sicurezza, protezione dei dati e cybersecurity.
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Le piattaforme Stellantis pronte alla guida autonoma
Al centro della partnership ci sono le piattaforme AV-Ready di Stellantis, progettate per supportare sistemi di automazione di Livello 4. In particolare, saranno coinvolti il furgone elettrico di medie dimensioni eK0 e la piattaforma STLA Small, entrambe pensate per operare senza intervento umano in scenari definiti. Si tratta di un salto tecnologico significativo, considerando che ad agosto il gruppo aveva deciso di sospendere il suo primo programma di guida di Livello 3 a causa dei costi elevati e della complessità dello sviluppo.
L’accordo con Bolt rappresenta quindi una nuova direzione strategica: invece di puntare su un percorso incrementale, Stellantis sceglie di investire direttamente su piattaforme progettate per livelli più avanzati di autonomia.
Un’alleanza che accelera la transizione
La collaborazione nasce dall’esigenza di coniugare competenze industriali e presenza sul mercato. Stellantis metterà a disposizione le sue soluzioni tecniche, mentre Bolt garantirà la distribuzione e l’accesso a un’enorme base utenti, elemento cruciale per testare e ottimizzare il servizio. Le due società, in una nota congiunta, spiegano di “voler portare su strada tecnologie innovative che rafforzino la sicurezza e migliorino la qualità del servizio”. Il risultato atteso è la creazione di un modello scalabile, capace di adattarsi alle diverse esigenze urbane del continente.
Se le tempistiche saranno rispettate, l’Europa potrebbe assistere tra pochi anni ai primi servizi di trasporto commerciale con veicoli completamente autonomi. Un passaggio che potrebbe cambiare profondamente il modo di muoversi nelle città.
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