Aumento di stipendio di 100 euro in arrivo per questi lavoratori

Alessandro Nuzzo

7 Gennaio 2024 - 12:05

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La prossima settimana previsti nuovi incontri tra sindacati di categoria e associazioni datoriali ma per i vigilanti si aprono scenari di un nuovo aumento di stipendio.

Aumento di stipendio di 100 euro in arrivo per questi lavoratori

Dopo 7 anni di attesa lo scorso maggio i 100mila dipendenti della vigilanza privata sono riusciti ad ottenere il rinnovo del contratto collettivo nazionale con un aumento salariale. Adesso per loro potrebbe arrivare un nuovo aumento. A riferirlo è stato il segretario generale della Uiltucs, Paolo Andreani, come riportato dal Sole24ore.

Il segretario ha annunciato che prossima settimana, tra il 9 e il 10 gennaio, ci saranno nuovi incontri tra i sindacati di categoria e le associazioni datoriali del settore, per discutere degli aumenti concordati lo scorso maggio e rivederli al rialzo. Lo scorso 30 maggio il rinnovo del contratto collettivo nazionale aveva garantito un aumento salariale medio di 140 euro. Non abbastanza secondo chi rappresenta e tutela i lavoratori di categoria. L’obiettivo è avvicinarsi sempre più a quanto stabilito negli accordi intrapresi dalle società che sono finite nel mirino della magistratura. Questi hanno definito percorsi di aumento poco sotto il 40%, a titolo di acconto sui futuri aumenti contrattuali.

È vero che i sindacati di categoria lo scorso maggio avevano raggiunto un accordo di rinnovo del contratto collettivo nazionale con gli inquadramenti più bassi dei vigilanti non armati intorno ai 6 euro, ma nel corso degli anni hanno portato avanti anche diverse battaglie per l’aumento salariale della categoria. Come quella contro le tabelle retributive del contratto sezione servizi fiduciari del 2013 che poi diverse sentenze hanno giudicato non conformi. Dopo diverse denunce la retribuzione bassa dei vigilanti è finita anche nel mirino della Magistratura.

Gli investigatori hanno evidenziato l’insufficienza della retribuzione dei livelli più bassi dei servizi di sicurezza cosiddetti fiduciari con la Procura di Milano che è finita con il commissariare aziende giudicando il loro modo di far lavorare come uno sfruttamento, viste le basse retribuzioni. Come la Mondialpol, Servizi Fiduciari Sicuritalia e Cosmopol che comunque applicavano il contratto collettivo nazionale di lavoro siglato dalle organizzazioni maggiormente rappresentative, sia sindacali che datoriali.

L’intervento della Magistratura ha portato queste aziende a percorrere un percorso graduale per aumentare i salari del 38% fino alla scadenza del contratto nazionale fissato per aprile 2026. In tutti i casi, dopo la decisione degli aumenti, il commissariamento è stato revocato.

Nuovi aumenti in vista

Così questi aumenti di quasi il 40% che hanno interessato i migliaia di dipendenti di queste società commissariate, ora potrebbero entrare anche nel contratto collettivo nazionale. L’obiettivo del negoziato in corso è quello di garantire a tutti, sia addetti armati che hanno una retribuzione mediamente più alta, che non armati (servizi fiduciari), un ulteriore aumento rispetto a quello stabilito a maggio del 2023, a livello di contrattazione collettiva nazionale di lavoro. Se l’accordo dovesse essere trovato ecco che si andrebbe verso un nuovo aumento salariale di circa 100 euro che andrebbero a sommarsi ai 140 ottenuti lo scorso maggio.

La questione viene attenzionata anche da parte del ministero del Lavoro considerato che il settore della vigilanza privata è un asset importante visto che il 60% della forza lavoro è occupato in appalti pubblici impiegati in amministrazioni e sedi istituzionali.

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