Il dollaro perde quota e l’euro si rafforza: perché può diventare un problema per l’export europeo e per alcune big di Piazza Affari come Stellantis e Ferrari.
C’era una volta il dollaro forte, la valuta mondiale di riferimento. Ora sembra ricordo. Da inizio 2025, la narrazione si è ribaltata, con l’euro volato ai massimi da quattro anni e il biglietto verde in caduta libera come non accadeva dal 1973. Il cambio EUR/USD ha toccato quota 1,1829 e molti già guardano al target di 1,20.
Ma cosa succede se viene superata questa soglia? E soprattutto, fino a dove può spingersi l’euro e con quali effetti per l’economia europea e quella USA?
A spingere la moneta unica non è tanto la forza dell’economia dell’Eurozona, ancora frenata da una crescita a singhiozzo, quanto la debolezza strutturale del dollaro sotto la nuova amministrazione Trump. Il secondo mandato dell’ex presidente si è aperto tra dazi altalenanti, una manovra fiscale esplosiva da 3,3 trilioni e uno scontro continuo con la Fed. Questo ha portato una perdita di fiducia sul dollaro e a una tensione crescente sui mercati. [...]
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