Due modelli Citroën sono stati appena ritirati dalla circolazione a seguito di un incidente mortale. Ecco cosa è successo e le auto a cui fare attenzione
Un normale viaggio che si trasforma in tragedia e che costringe una casa automobilistica a ritirare dal mercato europeo due dei suoi modelli più importanti. È quanto successo pochi giorni fa in Francia, dove una donna di 37 anni ha perso la vita a Reims per colpa dell’esplosione improvvisa dell’airbag della sua Citroën C3.
L’ultimo, tragico, capitolo della vicenda degli airbag Takata che dal 2008 a oggi ha causato decine di morti
L’incidente che ha portato al ritiro delle auto
Qualche giorno fa una giovane donna francese è deceduta a causa dell’esplosione improvvisa dell’airbag installato nella sua Citroën C3 immatricolata nel 2014.
Un decesso che si aggiunge alle oltre 50 morti (oltre a più di 400 casi di ferimenti gravi) provocate negli ultimi anni dagli airbag giapponesi Takata e che ha costretto il Ministro dei Trasporti a imporre lo stop immediato a tutti i modelli di C3.
A rendere ancora più amara la tragedia è il fatto che quello che è successo alla donna francese poteva essere evitato. Stellantis, proprietaria del marchio Citroën aveva inviato una raccomandata a maggio alla donna per avvertirla della pericolosità della sua auto, ma la lettera è tornata indietro per colpa di un errore nella scrittura dell’indirizzo.
Le auto tolte dalla circolazione
Il caso ha suscitato scalpore in Francia e in tutta Europa e ha costretto le autorità a intervenire con decisione. Il Ministero dei Trasporti ha vietato a tutte le C3 e DS3 munite di airbag Takata di circolare in Francia fino al completamento delle sostituzioni dei dispositivi difettosi.
Citroën ha esteso lo stop a tutti i modelli in circolazione del Vecchio Continente.
Lo scandalo dell’airbag Takata
Come già accennato in precedenza, quello francese è solo l’ultimo tragico capitolo di una vicenda iniziata addirittura nel 2008.
In quegli anni si registrarono i primi incidenti gravi negli Stati Uniti causati da malfunzionamenti agli airbag firmati Takata. Un problema di portata globale, dal momento che l’azienda, fallita 8 anni fa, era riuscita a controllare circa un quinto del mercato dei dispositivi di sicurezza.
La problematica è che l’azienda giapponese usava per i suoi airbag un gas che tendeva a degradarsi con il passare del tempo, arrivando addirittura a esplodere in caso di incidente.
Uno scandalo incredibile che ha coinvolto marchi come Volkswagen, Ford e Ferrari e che ha costretto le aziende a una campagna di ritiro e sostituzione che dura ancora oggi.
Come capire se la nostra auto ha uno di questi airbag
Non dobbiamo farci prendere dal panico. Se anche noi abbiamo un auto con airbag Takata, quasi sicuramente abbiamo ricevuto una comunicazione ufficiale della casa automobilistica che ci invitava alla sostituzione.
Se non abbiamo ricevuto la comunicazione dobbiamo andare sul sito del produttore, inserire il numero del telaio (lo troviamo ben visibile sulla carta di circolazione) e verificare se la nostra auto è tra quelle difettose.
In caso di risposta positiva dovremo sostituire velocemente l’airbag con un privo di nitrato di ammonio.
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