L’assegno di mantenimento dell’ex coniuge fa reddito e proprio per questo nella maggior parte dei casi è obbligatorio inserirlo nel 730.
L’assegno di mantenimento che si percepisce dall’ex coniuge si deve dichiarare al Fisco come tutti gli altri redditi. Ovviamente non sempre subisce tassazione se l’importo è al di sotto di determinate soglie.
Il mantenimento che, invece, si riceve per i figli non deve essere dichiarato al Fisco e non deve essere inserito nella dichiarazione dei redditi, anche se va riportato nell’Isee. In questo caso la somma che si percepisce non è equiparato al reddito in quanto è una compartecipazione al mantenimento della prole.
Mentre il mantenimento che riceve l’ex coniuge personale, è equiparato a reddito e proprio per questo può essere soggetto a tassazione. Ma vediamo come comportarsi in queste situazioni e cosa si rischia se le somme non sono inserite nella dichiarazione dei redditi.
Il Fisco può accorgersi che si percepisce il mantenimento
Molti potrebbero chiedersi come fa il Fisco a sapere che si percepisce il mantenimento. Ma la risposta è presto detta.
L’omissione può essere facilmente individuata tramite un controllo incrociato perché chi eroga l’assegno di mantenimento ha diritto a riportarlo nella propria dichiarazione per poter godere delle relative deduzioni spettanti che la legge prevede.
L’Agenzia delle Entrate, quindi, sapendo che un contribuente versa l’assegno di mantenimento all’ex coniuge, perché fruisce delle deduzioni di cui ha diritto, può verificare se l’ex coniuge in questione sta dichiarando gli stessi importi nella propria dichiarazione. Per questo bisogna fare molta attenzione ad omettere questi redditi dalla dichiarazione annuale.
Rischi per chi non dichiara il mantenimento dell’ex coniuge
Omettere dei redditi dalla dichiarazione costituisce evasione fiscale. Non inserire, quindi, l’assegno di mantenimento che si percepisce nel 730 porta a commettere un illecito tributario. Ricordiamo che l’illecito in questione può essere accertato entro il 31 dicembre del 31 dicembre del quinto anno successivo la percezione del reddito in questione.
L’illecito che si commette in questo caso è quello di dichiarazione infedele che porta all’elevazione di sanzioni economiche.
Non sempre si rischia non dichiarando il mantenimento
Come abbiamo anticipato in apertura, però, non sempre inserire queste somme in dichiarazione è obbligatorio. Può capitare, infatti, che l’ex coniuge che le riceve ha un reddito talmente baso da restare al di sotto dei limiti entro cui scatta la tassazione (no tax area).
Ma ci si riferisce al reddito complessivo e non solo a quello derivante dal mantenimento.
In questo caso anche se l’importo fosse stato indicato nel modello 730 non avrebbe portato a nessuna tassazione. E proprio per questo motivo, in questo caso, non vi è evasione fiscale.
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Quando il mantenimento va inserito anche se ha importo basso?
Se chi riceve il mantenimento, anche di importo molto basso, ha altri redditi assoggettati all’Irpef, deve inserire anche la somma che percepisce a titolo di mantenimento dall’ex coniuge. E va inserite nella voce “Altri redditi”. In questo modo il mantenimento andrà a cumularsi nella definizione del reddito complessivo da assoggettare all’Irpef definendo anche lo scaglione e le aliquote da applicare.
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