Stangata per chi utilizza il sistema illegale dell’IPTV. Sono in arrivo multe fino a 5.000 euro, ad essere colpiti sono migliaia di cittadini italiani.
La lotta alla pirateria audiovisiva giunge a un nuovo capitolo. I numeri sono sempre più preoccupanti, tanto che si parla di decine di milioni di euro persi dagli operatori televisivi e dagli enti ufficiali che detengono i diritti delle trasmissioni. Ad essere colpito, in particolare, è il mondo del calcio, con la Lega Serie A in prima linea per mettere fine al fenomeno e incentivare il regolare utilizzo di DAZN e di Sky.
Dopo l’introduzione da parte dell’AGCOM del sistema Piracy Shield, capace di bloccare un sito pirata in appena 30 minuti dalla segnalazione, ora è in arrivo una stretta ulteriore che va a colpire direttamente gli utenti che usufruiscono – o hanno usufruito – di tecnologie non consentite per la visione delle partite senza un regolare abbonamento. Si parla di multe che arrivano fino a 5.000 euro.
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Multe per chi usa l’IPTV, stangata per migliaia di italiani
Sono state la Guardia di Finanza, il corpo di Polizia del Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’AGCOM ad agire in prima linea per mettere a segno un nuovo colpo nella lotta alla pirateria audiovisiva. Secondo quanto emerso, negli ultimi giorni sono state inviate ben 2.282 multe ad altrettanti utenti colti a utilizzare il sistema illegale dell’IPTV per guardare partite di calcio (e non solo).
Le sanzioni partono da 154 euro, ma possono arrivare fino a 5.000 in caso di recidiva. Nonostante il servizio abusivo abbia avuto sede a Lecce, le sanzioni sono state distribuite su tutto il territorio nazionale. Questo è solo l’inizio, hanno fatto sapere le autorità. L’obiettivo è mettere in piedi un sistema in grado di individuare tutti i cittadini che almeno una volta accedono al servizio.
I prossimi obiettivi delle autorità
Un primo importante passaggio reale nella lotta alla pirateria è stato compiuto, ma gli obiettivi posti dalle autorità sono ben più importanti. Per prima cosa, si punta a perfezionare il Piracy Shield e a renderlo ancor più efficace, così da poter non solo oscurare le immagini pirata ma anche individuare tutti gli utenti che ne hanno fatto uso.
Non sono da escludere sanzioni più salate e persino superiori ai 5.000 euro fissati in questi giorni. Per un controllo più capillare, è possibile che la polizia condividerà con i procuratori e con le autorità di regolamentazione tutti i dati ottenuti dai server pirata. La notizia non è però ancora stata confermata ufficialmente.
Ci sono anche proposte già in essere per inasprire la legge attualmente in vigore. In questo senso, si stanno muovendo in prima linea il senatore italiano Claudio Lotito, presidente e proprietario della SS Lazio, e alcuni membri dell’AGCOM.
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