Finalmente apre il Grande Museo d’Egitto e lo fa in grande stile: la tomba di Tutankhamon esposta per intero ai visitatori di tutto il mondo.
L’Antico Egitto è uno dei periodi storici più affascinanti di sempre, ricco di misteri, insegnamenti preziosi per i posteri e importanti tappe per il progresso dell’umanità. Uno dei personaggi più noti è Tutankhamon, il faraone più celebre e conosciuto ma anche quello che ancora oggi resta avvolto da incognite. Dai piccoli alunni che scoprono per la prima volta i libri di storia ai professionisti, chi è che non resta incuriosito e ammaliato dalla figura di Tutankhamon?
La sua maschera d’oro con i dettagli blu è diventata rapidamente il simbolo dell’età faraonica, con una fama dovuta anche allo straordinario stato di conservazione della tomba. A tal proposito, molti saranno felici di apprendere che sarà finalmente esposta nella sua interezza con l’apertura del Grande Museo d’Egitto (Gem), dopo un ventennio di lavori. Sarà così possibile scoprire di più sul faraone più famoso di tutti i tempi attraverso un’esperienza altamente immersiva, alla scoperta di ogni più piccolo dettaglio su Tutankhamon e la sua storia.
L’intera tomba di Tutankhamon
Buona parte dell’immensa fama di Tutankhamon si deve proprio alla scoperta della sua tomba nel 1922, nella spedizione guidata da Howard Carter, che ha perseverato nella ricerca per ben cinque anni di scavi nella Valle dei Re. Per arrivare alla mummia di Tutankhamon sono però trascorsi altri tre anni, vista l’ampiezza della tomba e il sistema di sarcofagi che custodiva la salma del faraone. La sorpresa degli archeologi è stata impareggiabile, visti i livelli di conservazione ineguagliabili (nonostante fossero ben note le raffinate tecniche di imbalsamazione degli antichi egizi).
Eppure, a differenza degli altri faraoni, il giovanissmo Tutankhamon non aveva ancora cominciato i lavori per la propria tomba (studi più recenti ritengono probabile che sia stata usata quella di Nefertiti, da cui sarebbe separata da camere nascoste). Il mistero di Tutankhamon si collega anche alla leggendaria maledizione e alle numerose vicissitudini che hanno coinvolto la tomba, violata per la prima volta a poco tempo dalla sepoltura.
Nonostante ciò, il suo contenuto è un tesoro inestimabile. Oltre al faraone e ai preziosi in senso stretto, abbondanti e dal valore altissimo, la tomba ha ospitato altre tre mummie (presumibilmente le figlie del faraone e la moglie Ankhesenamon), insieme a un numero impressionante di oggetti di uso comune. In totale, si arriva a circa 5.500 pezzi, che saranno tutti visionabili con la nuova apertura al Cairo.
Tutankhamon al Grande Museo d’Egitto
L’apertura del Grande Museo d’Egitto è un momento straordinario per tutto il mondo. Il museo archeologico più grande del pianeta, che conta più di 100.000 manufatti e millenni di storia del Paese (e non solo) garantirà ai suoi visitatori un’esperienza completa. La tomba di Tutankhamon sarà esposta nella sua interezza, con tutti i 5.500 pezzi, anziché i 1.800 circa che sono normalmente protagonisti delle visite fin dalla scoperta della tomba. Un’intenzione che si affianca quindi alla richiesta di restituzione di molti pezzi sparsi per il mondo, tra cui la celebre Stele di Rosetta al British Museum e i numerosi artefatti custoditi dal Museo Egizio di Torino.
I pezzi forti restano ovviamente la maschera d’oro, i carri e il trono del faraone bambino, insieme alla mummia, ma secondo Tarek Tawfik - presidente dell’Associazione internazionale degli egittologi ed ex capo del Gem - è giusto garantire un’esperienza completa. Soltanto così si possono scoprire davvero le meraviglie di questa tomba e conoscere in modo approfondito la storia egizia. Gli esperti ritengono che si tratti di un’opportunità enorme per riaccendere l’attenzione sull’egittologia e attirare turisti, ed è impossibile dar loro torto. Un’occasione del genere è irrinunciabile per qualsiasi appassionato, ma attira enormemente anche chi normalmente non si interessa di storia, vista l’importanza e la vastità delle materie rilevanti.
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