Apprendistato nella Pubblica Amministrazione, come funziona e chi può farlo

Giorgia Bonamoneta

26 Dicembre 2023 - 19:49

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Nuova opportunità di lavoro nella Pubblica Amministrazione con apprendistato. Quali i criteri e come funziona.

Apprendistato nella Pubblica Amministrazione, come funziona e chi può farlo

Il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha firmato il decreto attuativo che apre all’apprendistato nella PA.

Sarà possibile, fino al 31 dicembre 2026, reclutare giovani laureati per coprire vuoti, ma soprattutto rafforzare gli uffici territoriali e gli enti centrali.

Il contratto avrà una durata massima di 36 mesi, alla cui scadenza è prevista l’assunzione a tempo indeterminato per chi ha avuto una valutazione positiva. Si tratta quindi di un ottimo opportunità di lavoro per muovere i primi passi all’interno della Pubblica Amministrazione, nella sua fase di selezione di nuove figure e allargamento dell’organico in chiave di risoluzione dei punti fondamentali del Pnrr.

Ma quali sono i requisiti per poter diventare apprendista nella Pubblica Amministrazione? Ecco chi può accedere all’opportunità di lavoro e come fare richiesta.

Firmato decreto per l’apprendistato nella pubblica amministrazione: via libera

Una nuova opportunità di lavoro, che parte dall’apprendistato e arriva al contratto a tempo indeterminato, è stata prevista con l’ok all’apprendistato nella Pubblica Amministrazione. Lo ha fatto sapere il ministero dedicato, che grazie alla firma di Paolo Zangrillo si apre a procedure per il reclutamento di giovani laureati.

Si tratta di un ulteriore strumento per rafforzare gli uffici centrali e territoriali con le competenze per affrontare le sfide tecnologiche in ottica del PNRR. Infatti la pubblica amministrazione soffre di un dato specifico: l’età media dei lavoratori al suo interno è di 50,7 anni. Risulta così poca attrattiva per i giovani, ma anche poco innovativa per i cittadini.

Zangrillo ha spiegato come:

Abbiamo bisogno delle nuove generazioni e delle loro energie e capacità per velocizzare il processo di innovazione e di digitalizzazione della Pubblica amministrazione. Il contratto di apprendistato crea un ponte con le Università e i nostri uffici, per dotarli delle competenze necessarie a fornire a cittadini e imprese servizi al passo con i tempi, sempre più efficaci ed efficienti e adeguati alle loro nuove esigenze.

Apprendistato nella pubblica amministrazione: cosa cambia

A partire dalla firma sul decreto attuativo per l’apprendistato nella Pubblica Amministrazione, inizierà una fase di reclutamento con svolgimento dell’apprendistato per i giovani laureati. Fino al 31 dicembre 2026, grazie all’apprendistato presso le amministrazioni, saranno così aperti nuovi posti di lavoro. Le amministrazioni possono assumere giovani laureati fino al 10% delle proprie capacità, mentre i Comuni, l’unione di comuni, provincie città metropolitane fino al 20%.

Il contratto ha una durata massima di 36 mesi, con inquadramento nell’area dei funzionari, ma alla scadenza è prevista l’assunzione a tempo indeterminato. Questa però non avverrà per tutti, ma solo per chi ha avuto una relazione e una valutazione positiva per il servizio prestato.

Chi può svolgere l’apprendistato nella PA: criteri e selezione

I criteri per iniziare un apprendistato presso la pubblica amministrazione, oltre ai classici criteri da concorso pubblico, sono:

  • età non superiore a 24 anni
  • laurea (valutazione in base al voto finale)
  • aver avuto un percorso di studi regolare
  • esperienze professionali
  • competenze in materia di organizzazione e gestione della pubblica amministrazione durante gli studi

Le selezioni invece saranno articolate con una prova scritta e una orale. Secondo quanto si apprende, prima di un percorso con regole meglio definite, le selezioni avverranno su base territoriale.

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