Antifurto che suona continuamente, occhio alle multe: cosa rischia il padrone di casa “distratto”

Antonella Ciaccia

31 Agosto 2022 - 15:59

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Cosa fare se l’antifurto di una casa suona continuamente? Il proprietario rischia sanzioni e se l’allarme si attiva quando non dovrebbe disturbando i vicini si può commettere reato. Vediamo perché.

Antifurto che suona continuamente, occhio alle multe: cosa rischia il padrone di casa “distratto”

A volte può essere davvero fastidioso avere a che fare con la sirena del sistema di sicurezza di una casa vicina che suona anche per un falso allarme.

La questione degli allarmi che suonano senza che ci sia un reale motivo, magari per il passaggio di un animale, per l’estrema sensibilità del dispositivo o addirittura per il calore che fa impazzire i sensori, è da tempo affrontata dai regolamenti di polizia locale, che in molti casi individuano un tempo massimo di durata degli allarmi sonori, oltrepassato il quale è possibile incorrere in una multa.

Sarà capitato un po’ a tutti di essere turbati da una sirena che sembra impazzita, soprattutto di notte. Ebbene, a questo proposito non tutti sanno che si rischia non poco, perché, se non esiste una ragione reale per cui l’allarme suoni, si può incorrere anche in un vero e proprio reato e si può essere condannati per disturbo della quiete pubblica. Vediamo perché.

Antifurto che suona continuamente: la responsabilità del proprietario

La sirena acustica degli impianti antintrusione è fatta per creare un deterrente rapido sugli intrusi. Il forte rumore, scoraggia dal rimanere troppo a lungo, per via del gran fracasso e del fatto che potrebbe attirare l’attenzione dei vicini. Pur trattandosi di una tecnologia usata da molto tempo è ancora diffusamente utilizzata: attenzione però, si tratta di un potenziale elemento di disturbo per il quale è possibile incorrere in sanzioni legali e multe.

Un problema frequente degli allarmi domestici, che spesso scoraggia molti cittadini a installarli, è quello dei «falsi allarmi». Può capitare che l’allarme appositamente montato per segnalare le intrusioni in casa o per proteggere un giardino esterno attorno all’abitazione suoni inavvertitamente, magari solo per il passaggio di un animale o per la maldestra chiusura delle finestre che vibrano e attivano i sensori perimetrali.

Il meccanismo di allerta pertanto, se ci sono le condizioni per attivarsi, può scattare a vuoto per minuti lunghissimi, a volte ore, creando un reale disagio per i vicini. Inutile dire che questo può portare a liti e contenziosi tra i vicini di casa.

Pertanto, una questione che può sembrare di poco conto può diventare estremamente rilevante perché chi è responsabile del sistema di sicurezza deve agire affinché il disturbo della sirena possa cessare.

Antifurto casa: quando può esserci ipotesi di reato

Nel caso in cui non si abbia la possibilità di far cessare il suono dell’allarme, è possibile che il proprietario del dispositivo incappi in una denuncia per disturbo della quiete pubblica, soprattutto se il suono dell’allarme si ripete con frequenza.

Si deve tenere presente che nel caso si venga accusati di disturbo della quiete pubblica la pena prevista dalla legislazione italiana ha come termine massimo la detenzione fino a tre mesi, in aggiunta alla sanzione.

Ora, nel caso del suono ingiustificato di un allarme una tantum è sicuramente più probabile ricevere una multa, che può raggiungere anche il valore di trecento euro per ogni episodio di azionamento ingiustificato dell’allarme; però è bene sapere che, se non si riesce a spegnere il suono dell’allarme a stretto giro, si corre addirittura il rischio di essere sanzionati per disturbo della quiete pubblica.

La norma di riferimento in proposito, nel nostro ordinamento, è l’articolo 659 del codice penale che punisce chiunque mediante schiamazzi o rumori o abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche disturba le occupazioni o il riposo delle persone.

Antifurto casa: quanto tempo deve suonare la sirena

Quanto ai limiti specifici per la durata di una sirena di allarme è importante sapere che ogni Comune emana le sue normative sulla base delle necessità. Di conseguenza, ognuno di esso stabilisce le soglie di rumore della sirena nei limiti imposti dai regolamenti del Ministero e del buonsenso. Lo stesso in teoria vale anche per gli allarmi delle autovetture.

Normalmente, quando un sistema di antifurto è inserito, nel momento in cui un sensore rileva un allarme, la centrale metterà in funzione la sirena che suonerà per 2 minuti circa.

Se è previsto il collegamento telefonico, si attiveranno gli avvisi ai numeri abbinati in sequenza. Se cessa l’allarme, terminerà sia la suonata della sirena che l’avviso telefonico. Mentre nel caso in cui si ripresentasse un ulteriore allarme, riprenderanno i vari allarmi come in precedenza.

La regola che deve essere osservata per il limite di durata del suono appare nel decreto del 1° marzo 1991 emanato dal Presidente del Consiglio, secondo il quale un allarme sonoro, tutto compreso, non dovrebbe mai suonare più di 3 minuti in totale, ovvero la durata massima permessa. L’emissione sonora dovrà svolgersi a intervalli regolari e alternare diverse intensità.

In caso di guasti all’impianto, il margine di tolleranza si alza a dieci minuti. Vi sono poi normative che sanciscono, in maniera piuttosto aleatoria, che il rumore della sirena dovrebbe essere nei limiti della “normale tollerabilità”, frase che tuttavia lascia ampio spazio a molte interpretazioni.

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