Ancora guai per Elon Musk. Le sue Tesla attraversano il semaforo con il rosso

P. F.

13 Ottobre 2025 - 11:52

Circa 2,9 milioni di veicoli Tesla sono sotto indagine per presunti malfunzionamenti nel sistema di guida autonoma collaudato dalla società di Elon Musk.

Ancora guai per Elon Musk. Le sue Tesla attraversano il semaforo con il rosso

Continuano i problemi per le Tesla di Elon Musk. La casa automobilistica del tycoon sudafricano è nel mirino delle autorità federali statunitensi per dei presunti malfunzionamenti nei veicoli equipaggiati con Full Self Driving (FSD), il sistema di guida autonoma collaudato dall’azienda.

L’indagine arriva in un momento delicato per Musk, che deve il suo status di uomo più ricco del mondo anche all’andamento stellare delle azioni Tesla. Il magnate ha promesso di introdurre centinaia di migliaia di taxi a guida autonoma nelle città statunitensi entro la fine del prossimo anno, ma le controversie che lo circondano negli ultimi mesi rischiano di ostacolare la sua missione ambiziosa.

Solo poche settimane fa, Tesla era stata denunciata dalle famiglie di tre studenti universitari che, secondo le accuse, sarebbero rimasti intrappolati all’interno di una Tesla Cybertruck in fiamme in seguito a un incidente stradale. Adesso, la situazione per la società potrebbe peggiorare ancora. Ecco cosa sta succedendo.

Le indagini sul malfunzionamento del Full Self Driving di Tesla

Il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti d’America (DOT) ha avviato un’indagine su 2,9 milioni di veicoli Tesla in relazione a 58 incidenti stradali - che hanno provocato 14 morti e 23 feriti - riconducibili al malfunzionamento del sistema di guida autonoma. Secondo l’inchiesta, le automobili non si sarebbero fermate con il semaforo rosso o avrebbero guidato contromano.

Il software Tesla Full Self Driving (FSD) - ovvero “guida completamente autonoma” - è stato ampiamente criticato per la natura del suo nome che, in base alle accuse, avrebbe indotto i conducenti a cedere il pieno controllo alle proprie auto. Tuttavia, Tesla ha ribadito alle autorità di aver ripetutamente avvertito i suoi clienti che il sistema non può guidare i veicoli in autonomia e che chiunque sia al volante deve essere sempre pronto a intervenire.

Solo pochi mesi fa, ad agosto 2025, Tesla è stata condannata da una giuria federale di Miami a pagare un risarcimento di 243 milioni di dollari alle famiglie di Naibel Benavides Leon e Dillon Angulo, vittime di un incidente mortale avvenuto a bordo di una Tesla Model S.

Secondo il verdetto, la vettura sarebbe stata responsabile della morte di Leon e del ferimento di Angulo a causa del malfunzionamento dell’Autopilot, un sistema avanzato di assistenza alla guida che automatizza funzioni come sterzo, accelerazione e frenata, mantenendo comunque il conducente responsabile e attento alla guida.

Le controversie sulle maniglie Tesla

Le ultime accuse andrebbero così ad aggravare ulteriormente la situazione per Tesla, che solo poche settimane fa si è trovata costretta a riprogettare il design delle sue celebri maniglie “a scomparsa” dopo che numerosi passeggeri – anche bambini – hanno affermato di essere rimasti intrappolati all’interno dei veicoli senza vie d’uscita.

Il caso più grave si è verificato in California nel 2024: tre studenti universitari poco più che ventenni hanno perso la vita dopo essersi schiantati ad alta velocità contro un albero. Secondo l’accusa, i ragazzi sarebbero rimasti intrappolati nell’abitacolo mentre il veicolo prendeva fuoco e, di conseguenza, avrebbero perso la vita a causa delle inalazioni di fumo.

Le portiere del Cybertruck, come quelle di altri modelli Tesla, si aprono tramite un pulsante elettronico che, dopo l’interruzione dell’alimentazione della batteria a 12 volt, si sarebbe disattivato e avrebbe così impedito ai giovani di uscire dall’automobile.

Poiché il mezzo è privo di maniglie esterne, i soccorritori non sono riusciti ad aprire le porte dall’esterno. Esiste un sistema di sblocco manuale interno, ma - come sostiene l’accusa - sarebbe nascosto sotto il rivestimento della tasca portaoggetti, rendendolo difficile da individuare in una situazione di emergenza.

Questa versione dei fatti, però, si scontra con quanto emerso dall’indagine ufficiale della California Highway Patrol, che ha individuato come cause principali dell’incidente la velocità eccessiva e la guida sotto l’effetto di droghe. Spetterà ora al tribunale stabilire se, oltre all’imprudenza del conducente, un errore di progettazione possa aver contribuito a trasformare il veicolo in una trappola mortale.

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