Totti tenta la scalata alla Roma? Il presagio dell’analisi tecnica

Ufficio Studi Money.it

18/06/2019

18/06/2019 - 11:24

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Ieri Francesco Totti ha abbandonato il suo ruolo manageriale nell’AS Roma, affermando però di poter tornare nel caso in cui dovesse cambiare la proprietà. Pronta la risposta dell’azienda, che afferma di non essere in vendita. Quanto è reale un «pericolo scalata»? Vediamo cosa dice l’analisi tecnica

Totti tenta la scalata alla Roma? Il presagio dell’analisi tecnica

Seduta all’insegna dei ribassi per AS Roma, che cede, al momento della scrittura, il 2,15%. A spingere le vendite sul titolo è l’addio dall’incarico di dirigente di Francesco Totti, che ieri ha indetto una conferenza stampa presso la sede federale del Coni.

L’ex capitano dei Giallorossi ha abbandonato il suo incarico in deciso contrasto con la proprietà statunitense, colpevole - secondo l’ex capitano - di non avergli mai assegnato un ruolo definito all’interno dell’organigramma dirigenziale. T

Totti ha però aperto a un suo possibile ritorno nel caso in cui i vertici societari dovessero cambiare.

La replica della società è arrivata nella serata di ieri: l’AS Roma si è detta profondamente amareggiata per le dimissioni del manager. Nel comunicato, l’azienda ha però affermato che la società non è in vendita, aggiungendo di sperare che quanto affermato da Francesco Totti non sia un’"anticipazione inopportuna di un tentativo di acquisizione".

Pericolo scalata? L’analisi tecnica pone delle condizioni

AS Roma, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Dal punto di vista grafico, le azioni AS Roma sono inserite da maggio in una fase di compressione, con i prezzi che non riescono a smuoversi dalla media mobile semplice a 200 giorni. Ieri, dopo la conferenza stampa di Totti, il titolo è stato vittima di un’ondata di volatilità, con i corsi che hanno subito un’escursione del 10,65% relativa al range minimo-massimo.

Più in generale, dal 6 dicembre 2017, dopo aver segnato i massimi storici a 0,895 euro, le quotazioni hanno iniziato a deteriorare l’uptrend, perdendo oltre il 44% di valore. Durante questa discesa, i prezzi hanno più volte trovato un supporto a ridosso della linea di tendenza che collega i minimi del 12 febbraio a quelli del 27 giugno 2016.

Una rottura di questo livello dinamico, che è un vero e proprio baluardo del fronte rialzista, convaliderebbe l’ipotesi scalata, con i prezzi che avrebbero l’opportunità di deprezzarsi fino al livello statico posto a 0,432 euro.

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