Bitcoin: ritorno ai 10.000 dollari? Ecco cosa dice l’analisi tecnica

Le quotazioni del Bitcoin continuano a mostrare segnali di forza con la rottura del livello statico a 8.354,14 dollari avvenuto con il balzo segnato oggi.

Il trend rialzista partito dalla figura di accumulazione che si è sviluppata tra novembre 2018 e marzo 2019 appare strutturalmente "sano" dopo il movimento correttivo messo a segno il 16 e il 17 maggio scorso, che aveva riportato i prezzi al test del livello orizzontale lasciato in eredità dai top registrati tra settembre e ottobre 2018.

XBT/USD, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Importante tuttavia osservare che, nonostante lo storno precedentemente citato, le indicazioni di momentum continuano ad evidenziare un eccesso di acquisto. Questo fatto è visibile plottando un semplice oscillatore RSI (settato a 14 periodi), che al momento appunto rimane all’interno dell’area di ipercomprato, seppur in misura minore rispetto a quanto registrato da metà maggio.

Se questo eccesso di momentum dovesse invece portare ad un ribasso più pronunciato, si potrebbero attendere segnali di forza a contatto con la media mobile a 20 giorni, che negli scorsi mesi ha già funzionato bene come supporto dinamico.

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Strategie operative su XBT/USD

Elaborazione Ufficio studi di Money.it

Alla luce della struttura tecnica del Bitcoin si potrebbero implementare strategie di matrice rialzista, ma su ritracciamento. In particolare un eventuale pullback a ridosso del livello orizzontale violato oggi, a 8.354,14 dollari potrebbe consentire l’implementazione di strategie long in caso di segnali di forza (anche su grafici intraday come 4 ore e orario).
Lo stop loss potrebbe essere posizionato poco al di sotto del minimo segnato venerdì scorso, più precisamente a 7.797 dollari. Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato a 10.000 dollari, mentre un target finale a 11.784 dollari, prossima resistenza significativa.