Amazon e Walmart sotto la lente dell’Antitrust anche in India

Marco Ciotola

14 Gennaio 2020 - 20:33

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L’Authority indiana ha avviato un’indagine su Amazon e Walmart, accusate di indebolire le compagnie del territorio con prassi illecite

Amazon e Walmart sotto la lente dell’Antitrust anche in India

Amazon e Walmart sono finite sotto la lente dell’Antitrust anche in India. Qui infatti sul colosso di Jeff Bezos e Flipkart, di proprietà Walmart, pende l’accusa di indebolire le imprese locali con prassi illecite.

Entrambe le società hanno negato con forza le accuse. Nello specifico, è la Commissione per la concorrenza che sta indagando sulle attività di e-commerce delle due compagnie.

In esame ci sono le denunce di un gruppo commerciale di Nuova Delhi, secondo cui Amazon e Flipkart avrebbero garantito un trattamento preferenziale ad alcuni venditori sulle loro piattaforme.

A questi ultimi sarebbero stati offerti notevoli sconti e indicizzazioni prioritarie, per il semplice motivo - è questa l’ipotesi - che molte di quelle aziende hanno una partecipazione nei due colossi.

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Amazon e Walmart sotto la lente dell’Antitrust anche in India

Secondo quanto denunciato, Amazon e Flipkart avrebbero garantito canali preferenziali ai prodotti dei loro marchi interni, firmando anche accordi esclusivi con diverse società, in particolare i produttori di smartphone.

La commissione ha fatto sapere che le indagini saranno completate nei prossimi 60 giorni.
Un portavoce di Flipkart - di cui Walmart ha acquisito il 77% nel 2018 per 16 miliardi di dollari - ha dichiarato che la società è “pienamente conforme alle leggi” e ai regolamenti del territorio indiano:

“Attualmente stiamo esaminando il documento; accogliamo con favore l’opportunità di rispondere alle accuse mosse, ma restiamo fiduciosi circa la nostra conformità e collaboreremo pienamente con la Commissione”,

ha affermato un portavoce della compagnia.

L’India rappresenta un mercato enorme per le due aziende, con quasi 700 milioni di utenti internet e un mercato e-commerce che Morgan Stanley quantifica in un valore di circa 200 miliardi di dollari entro il 2027.

Entrambe le società hanno investito miliardi di dollari nel Paese, ma negli ultimi mesi si trovano ad affrontare crescenti barriere governative. Le nuove normative imposte ai rivenditori stranieri lo scorso anno mirano a frenare molte delle pratiche citate nella denuncia antitrust, e la legislazione in vigore potrebbe porre ulteriori restrizioni al modo in cui le società del comparto tech, specie quelle straniere, archiviano i dati degli utenti indiani.

L’inchiesta arriva solo pochi giorni dopo che Walmart ha licenziato 56 dipendenti in India, tra cui otto dirigenti. Secondo quanto dichiarato dalla compagnia, i licenziamenti sono parte di una revisione che punta a migliorare l’efficienza.

Il CEO di Amazon Jeff Bezos dovrebbe recarsi in India alla fine di questa settimana, per un incontro potenziale con il Primo Ministro indiano, Narendra Modi.
Intanto, la Confederation of All India Traders (CAIT), altro grande gruppo commerciale che rappresenta milioni di piccoli negozi in tutto il Paese, e si è opposto con forza d Amazon e Walmart, accogliendo con favore l’inchiesta:

“Sia Amazon che Flipkart non hanno affatto nascosto i loro piani di distruggere il mercato dell’e-commerce e del commercio al dettaglio, indulgendo in tutti i tipi di pratiche scorrette. Il loro modello di business autocratico ha portato alla chiusura di migliaia di negozi”,

ha dichiarato il segretario generale CAIT, Praveen Khandelwal, in una recente nota.

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