Alternative alla caldaia a gas, quali sono e quali convengono

16 Febbraio 2023 - 23:19

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Tra qualche anno le caldaie a gas saranno vietate alla vendita e conviene correre ai ripari. Vediamo quali sono le alternative e i loro costi.

Alternative alla caldaia a gas, quali sono e quali convengono

Le caldaie alimentate a gas sono la soluzione più adottata in inverno per il riscaldamento degli ambienti domestici ma anche dell’acqua. Accanto però a caratteristiche di grande efficienza e di prezzi d’installazione abbastanza modici c’è il problema dell’inquinamento e dell’utilizzo di combustibili fossili.

Per questo motivo tra qualche anno le caldaie a gas non saranno più messe in vendita in Unione Europea. Questa è la decisione presa nell’ambito del piano REPower EU che prevede l’abbandono progressivo delle caldaie a gas a partire dal 2025 per arrivare alla dismissione completa nel 2029. Quindi ancora qualche anno e poi bisognerà correre ai ripari trovando delle valide alternative. E se invece non volessimo aspettare ancora qualche anno, possiamo optare già da ora per valide alternative alla caldaia a gas e di sicuro anche l’ambiente ringrazierà. Come ad esempio una caldaia a pompa di calore, a biomassa, ionica o elettrica. Vediamo cosa è meglio scegliere per avere il massimo rapporto qualità-prezzo.

Caldaia a pompa di calore

La pompa di calore è un impianto estremamente efficiente perché nel funzionamento non è prevista la combustione di gas o altri materiali. Il suo funzionamento infatti si basa sul prelevare calore gratuito dall’ambiente esterno trasferendolo alla casa. Funziona ad energia elettrica ma il consumo è molto basso perché è dovuto soltanto all’attivazione del compressore e di qualche accessorio. Diciamo che in media consuma dal 20 al 40% in meno rispetto ad una caldaia a gas.

Esistono 3 sistemi a pompa di calore:

  • Sistema aria-aria: utilizzato anche dal classico climatizzatore che permette lo scambio di aria tra esterno e interno. Al momento si tratta della soluzione più conveniente con costi d’impianto che vanno tra i 2.000 e gli 8.000 euro;
  • Sistema aria-acqua: funzionamento molto simile al precedente con la differenza che lo scambio d’aria con l’esterno serve a scaldare o raffreddare l’acqua che circola nell’impianto di riscaldamento. Il suo costo può arrivare anche a 10.000 euro;
  • Sistema geotermico: prelevando freddo o caldo della acque di falda o dal terreno riscalda o raffredda l’acqua circolante nell’impianto. I costi d’impianto sono molto elevati e possono arrivare anche a 20.000 euro.

Caldaia a biomassa

È l’unico sistema a combustibile alternativo alla caldaia a gas perché proveniente da fonti non inquinanti. Per biomassa si intende legna, pellet, mais, gusci di frutta secca, ed altre sostanze organiche solide, purché non fossili.

È molto efficiente e permette anche di risparmiare molto sui costi rispetto ad una caldaia a gas. Una caldaia a pellet consuma il 25-30% in meno mentre con una a legna il risparmio può arrivare anche al 50-60%. La nota stonata sono i costi d’installazione che prevedono comunque lavori d’impianto abbastanza onerosi e il fatto che richiede un lavoro costante nel tempo come lo stoccaggio del materiale.

Caldaia ionica

Questa è una tecnologia arrivata sul mercato da poco che permette di produrre energia termica e quindi calore partendo da uno scambio di ioni. I vantaggi della caldaia ionica sono legati al fatto che non ha bisogno né di unità esterna né di canna fumaria e raggiunge senza problemi temperature alte, anche di 90°. L’attivazione del processo avviene sempre tramite energia elettrica che ha comunque un costo irrisorio.

A livello economico non è molto conveniente sia per i costi d’impianto molto elevati, sia anche per i consumi che sono superiori rispetto ad una pompa di calore di circa una volta e mezzo.

Caldaia elettrica

Riscaldare casa con una caldaia elettrica significa semplificare moltissimo l’impianto che si serve soltanto di speciali resistenze elettriche senza alcun gas. La soluzione è molto simile ad uno scaldabagno anche se più potente perché deve riscaldare tutta la casa e non solo l’acqua.

Il vantaggio di questa soluzione sta soprattutto nel costo di acquisto molto basso, anche di meno di una caldaia a gas. L’aspetto negativo è che ovviamente la bolletta dell’energia elettrica schizzerà in alto. Il suo consumo è circa 3 volte quello di una caldaia a metano e 4 volte quello di una pompa di calore. La soluzione sarebbe collegarla ad un impianto fotovoltaico ma i costi di installazione diventerebbero davvero elevati.

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