Allarme dall’UE: la sopravvivenza della zona euro è a rischio

C. G.

06/05/2020

25/10/2022 - 11:59

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Quali rischi per l’Eurozona? L’ultimo campanello d’allarme

Allarme dall’UE: la sopravvivenza della zona euro è a rischio

L’UE sta affrontando la più grande recessione della sua storia, che sta minacciando l’intero futuro dell’Eurozona.

Sull’argomento non drammatiche previsioni di analisti scettici, ma la Commissione europea, braccio esecutivo del blocco che ha suonato un vero e proprio campanello d’allarme nelle sue ultime previsioni economiche di primavera oggi pubblicate.

La zona euro affonderà del 7,7% quest’anno, mentre la disoccupazione e l’indebitamento cresceranno a causa delle misure e dei lockdown approvati dai governi con l’obiettivo di limitare la diffusione del coronavirus. La crisi, comunque, potrebbe rivelarsi non soltanto economica e potrebbe minacciare non poco la tenuta dell’intero blocco della moneta unica.

Perché l’Eurozona è a rischio?

Nel momento in cui il coronavirus ha iniziato a diffondersi, i membri dell’Unione Europea hanno tentato di trovare delle possibili soluzioni condivise per fronteggiare l’emergenza. Lo scontro tra i Paesi del nord e quelli del sud si è acceso.

I primi hanno spinto per l’attivazione del MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità, mentre i secondi hanno rigettato l’ipotesi premendo invece per l’introduzione degli eurobond. Alla fine la soluzione è stata trovata (MES senza condizioni) ma il dibattito non si è mai del tutto sopito.

La crisi tra le due “fazioni”, scrive Bloomberg, potrebbe spingere il blocco verso il punto di rottura a causa delle differenti esposizioni all’industria del turismo e alla diversa capacità dei governi di supportare imprese e famiglie.

La Grecia, l’Italia e la Spagna, in pratica Paesi con debiti già elevati, crolleranno di oltre il 9% quest’anno, mentre economie settentrionali quali la Germania e l’Olanda si contrarranno meno del 7%. Senza un piano di salvataggio comune, la stabilità del blocco potrebbe rischiare grosso.

Considerazioni ancor più allarmanti se lette qualche ora dopo la sentenza della corte costituzionale tedesca, che ha lanciato un vero e proprio ultimatum alla BCE.

“Queste divergenze sono una minaccia per il mercato unico e l’area euro - ma potranno essere ancora mitigate tramite una decisiva azione congiunta a livello europeo,”

ha tuonato il commissario Paolo Gentiloni.

Non tutto, insomma, appare perduto. Se il Vecchio Continente riuscirà ad agire in modo coeso, l’emergenza potrà rientrare. Se invece le divisioni interne continueranno ad emergere, allora la stabilità della zona euro verrà fortemente messa a repentaglio.

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