Allarme lanciato su tutti gli smartphone, in Italia i primi test: ecco dove e quando

Alessandro Nuzzo

20/06/2023

20/06/2023 - 10:21

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Gli smartphone suoneranno per annunciare una grave emergenza. Ecco come funziona il nuovo sistema IT-Alert e dove ci saranno i primi test.

Allarme lanciato su tutti gli smartphone, in Italia i primi test: ecco dove e quando

Il Regno Unito ha fatto da apripista lo scorso mese di aprile, ora anche l’Italia si appresta a testare il nuovo sistema di allerta chiamato IT-Alert. La Direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare denominata "Allertamento di protezione civile e sistema di allarme pubblico IT-Alert" è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 7 febbraio ed ha avviato le sperimentazioni che proseguiranno fino al 13 febbraio 2024. Nei prossimi giorni saranno due le regioni italiane che effettueranno il primo test. Poi man mano nei prossimi mesi si susseguiranno anche le altre regioni.

Il sistema di allarme IT-Alert permette di inviare un messaggio a tutti i telefoni cellulari ubicati in specifiche aree geografiche in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso. Vediamo come funziona, quando si può usare e quali saranno le prime regioni protagoniste del test.

IT-Alert: cos’è e quando può essere usato

Il sistema è stato sperimentato già nel Regno Unito ed è molto utile per avvisare prontamente tutta la popolazione di una specifica area in caso di emergenza grave. Funziona che viene inviato un messaggio che può avere come mittente la Protezione Civile che indica il pericolo imminente e informazioni utili sullo scenario di rischio e sulle relative misure di autoprotezione da adottare rapidamente.

Alla ricezione del messaggio lo smartphone emetterà un suono d’allarme e comunicherà ai cittadini ciò che è successo e bisogna fare per evitare pericoli. Oltre al mittente sarà subito scritto il motivo dell’allarme, "Allarme alluvione" ad esempio e le misure da adottare rapidamente.

Al momento la direttiva indica le seguenti tipologie di rischio per cui può essere utilizzato il sistema IT-Alert:

  • maremoto generato da un sisma;
  • collasso di una grande diga;
  • attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
  • incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105;
  • precipitazioni intense.

Quando ci sarà il test e dove

Tra pochi giorni due regioni effettueranno un primo test del nuovo sistema di allarme. A fare da apripista sarà la Toscana il 28 giugno, due giorni dopo toccherà alla Sardegna. Successivamente poi toccherà man mano alle altre regioni, ad esempio il 5 luglio sarà la volta della Sicilia, il 7 la Calabria e il 10 l’Emilia-Romagna.

Come funzionerà il test? Verrà inviato a tutte le utenze telefoniche di quelle specifica regione un messaggio di allerta annunciando un pericolo e le istruzioni da adottare. Ovviamente si tratterà di un test e nulla dovrà essere preso in considerazione. Per questo motivo sarà molto importante avviare un’intensa campagna di informazione per far capire ai cittadini che si tratterà di un test proprio per evitare episodi di panico.

Valutata tecnicamente la valenza in tutte le regioni, successivamente si potrebbe passare alla piena operatività del sistema d’allarme IT-Alert.

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