Allarme cosmetici falsi su Amazon, TikTok e Vinted. Si rischiano ustioni chimiche

P. F.

1 Agosto 2025 - 11:23

È boom di cosmetici contraffatti su Amazon, TikTok Shop e Vinted. Alcuni potrebbero essere molto pericolosi per la salute.

Allarme cosmetici falsi su Amazon, TikTok e Vinted. Si rischiano ustioni chimiche

La crescente popolarità delle piattaforme di vendita online come Amazon Marketplace, TikTok Shop e Vinted ha favorito un’esplosione del commercio elettronico di prodotti di ogni tipo. Tra questi, a riscuotere particolare successo è la categoria dei cosmetici e dei prodotti per la skincare, spesso reperibili online a prezzi sensibilmente più bassi rispetto a quelli proposti nei negozi fisici.

Tuttavia, un’inchiesta condotta da “Which?”, ente britannico per la tutela dei consumatori, ha messo in luce un lato oscuro di questa tendenza. Secondo l’indagine, oltre il 65% dei cosmetici acquistati da venditori terzi su questi marketplace online si è rivelato essere contraffatto.

Brand prestigiosi di make-up e prodotti per la cura della pelle come Charlotte Tilbury, MAC, The Ordinary, La Roche-Posay e Maybelline sono tra i più colpiti, con confezioni falsificate al punto da trarre in inganno anche i consumatori più attenti.

Come riconoscere i prodotti contraffatti su Amazon, TikTok e Vinted?

TikTok Shop, Vinted e Amazon Marketplace non garantiscono sempre un controllo diretto sui prodotti venduti da privati o rivenditori terzi. Di conseguenza, nella maggior parte dei casi, il consumatore è costretto a stabilire autonomamente se gli articoli acquistati siano autentici o potenziali truffe.

Oltre ai danni al portafoglio, i cosmetici contraffatti sono spesso realizzati senza alcun rispetto delle normative sulla sicurezza chimica, con il rischio di esporre gli utenti a seri problemi per la salute. Riconoscerli, poi, risulta spesso difficile. Gli imballaggi, le etichette e gli adesivi dei falsi sono quasi sempre identici a quelli originali, generando nel cliente l’illusione che la merce sia autentica.

I segnali per individuare un cosmetico falso sono numerosi, ma non tutti sono sempre evidenti. Un primo indicatore è il prezzo: se troppo basso rispetto al listino ufficiale, potrebbe essere una truffa. L’etichetta è un altro elemento cruciale. Se autentica, riporta sempre un numero di serie (uguale sia sulla confezione che sul flacone), un codice a barre coerente con il paese di produzione, l’elenco degli ingredienti (etichetta INCI), le avvertenze, il nome del produttore e le istruzioni d’uso.

Anche il packaging può aiutarci a scovare una potenziale truffa. Di solito, quello originale è più curato e - se si confrontano con attenzione la forma e i colori del marchio ufficiale - si possono smascherare le imitazioni. Un altro accorgimento utile è quello di controllare le recensioni del venditore, la presenza di foto reali e, se possibile, richiedere la ricevuta fiscale o una certificazione di autenticità. Attenzione anche ai prodotti venduti da account di nuova creazione o con scarse informazioni di contatto.

Quali sono i rischi per la salute?

I cosmetici contraffatti possono contenere ingredienti altamente pericolosi per la salute. In particolare, molti di questi prodotti sfuggono ai controlli previsti dai Regolamenti europei Reach (Registration, Evaluation, Authorisation and restriction of Chemicals) e Clp (Classification, Labelling and Packaging), che stabiliscono criteri rigorosi per l’uso di sostanze chimiche nei prodotti destinati al consumatore.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, nei cosmetici illegali sono spesso presenti sostanze vietate come ftalati, metalli pesanti, parabeni in concentrazioni eccessive o composti volatili non dichiarati che possono causare dermatiti, allergie, irritazioni o, nei casi più gravi, problemi respiratori e danni sistemici. Alcuni prodotti importati da Paesi extra UE possono contenere anche SVHC (Substances of Very High Concern), ovvero agenti chimici soggetti a restrizioni o divieti in Europa a causa del loro alto rischio di pericolosità per la salute umana e l’ambiente.

Per tutelarsi è essenziale informarsi, leggere sempre l’etichetta INCI, affidarsi a canali di vendita certificati e consultare fonti autorevoli come il sito dell’Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA), che pubblica una lista in continuo aggiornamento delle sostanze vietate o regolamentate all’interno dell’UE.

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