Addio tassa sulla prima casa: ecco in quale Regione sarà cancellata l’Imu

Luna Luciano

10 Settembre 2022 - 20:13

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Addio tassa sulla prima casa. L’Imu sarà cancellata e sostituita da una nuova imposta locale sugli immobili. Ecco in quale Regione e cosa cambia per i cittadini.

 Addio tassa sulla prima casa: ecco in quale Regione sarà cancellata l’Imu

La cancellazione dell’Imu sarà legge entro pochi mesi in una regione italiana, che potrà definitivamente dire addio alla tassa sulla prima casa.

In Friuli-Venezia Giulia mancano ormai poco per poter aggiungere il tassello mancante al quadro delle competenze sulle Autonomie locali. La Regione potrà quindi avere voce in capitolo sulle entrate dei Comuni, a partire proprio dall’Imu - fonte principale di introiti-. Tassa patrimoniale che sarà eliminata e sostituita da una nuova imposta locale sugli immobili.

È questo ciò che è stato stabilito dal disegno di legge regionale, approvato solo ieri - venerdì 9 settembre - in Giunta regionale dall’assessore alle autonomie locali, Pierpaolo Roberti.

E se alcune cose rimangono invariate, altre come le aliquote cambiano totalmente, permettendo uno spazio entro cui la Regione può intervenire. Di certo con la nuova imposta il Friuli dirà definitivamente addio alla tassa sulla prima casa, che già non si paga in Italia: ecco cosa significa, quando entrerà in vigore la nuova imposta e cosa cambierà.

Cancellata l’Imu, in Friuli la tassa sarà sostituita: ecco da quando e perché

Dal 1° gennaio 2023 nei Comuni del Friuli-Venezia Giulia l’Imu verrà cancellata. Ciò non vuol dire che non esisterà più una tassa simile nella Regione, solo che sarà sostituita dalla nuova imposta locale sugli immobili, che consente alla Regione di poter intervenire in materia.

La nuova imposta che comporta alcuni cambiamenti è in realtà il risultato del patto finanziario siglato nel febbraio del 2019 dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga con l’allora ministro delle Finanze Giovanni Tria, nel quale si è dato il via libera al trasferimento alla Regione della potestà di definire i tributi sugli immobili, (l’Imu). A rendere però operativo l’accordo è stata la norma di attuazione elaborata dalla commissione Paritetica e l’approvazione del Governo.

Addio alla tassa sulla prima casa in Friuli: ecco cosa significa e cosa cambia

Con la nuova imposta il Friuli dice definitivamente addio alla tassa sulla prima casa - imposta che non è pagata a oggi nemmeno nel resto d’Italia.

Ciò che cambia in questo caso tra l’Imu e la nuova imposta locale sono le parole adoperate dalla legge. In Friuli la tassa sulla prima casa non sarà pagata perché “esente”, e non solo “esclusa” come recita l’attuale legge statale sull’Imu.

Due parole simili ma non uguali. Infatti, come spiegato dall’assessore Pierpaolo Roberti, si è scelto l’esenzione perché si vuole riconoscere un “diritto” a tutti i cittadini. Si conforma in questo modo “il dovere tributario con altri valori garantiti dalla Costituzione, quali la tutela della famiglia e del risparmio, favorendo la proprietà dell’abitazione”. Al di là di questa distinzione, sono in realtà molte le cose che cambiano con la nuova tassa.

Friuli, addio all’Imu: cosa cambia e cosa no?

Se con la nuova imposta locale sugli immobili alcune cose restano uguali, altre cambiano completamente: è il caso delle aliquote.

Le aliquote applicabili alle diverse tipologie di immobili diventeranno tre:

  • i fabbricati ad uso abitativo diversi dall’abitazione principale (ad esempio le seconde case);
  • i fabbricati strumentali all’attività economica;
  • le aree fabbricabili.

A non cambiare invece sarà il valore catastale degli immobili, così come le procedure di accertamenti. Questo perché la legge regionale ha deciso di rifarsi alla disciplina statale, in modo da evitare un impatto gestionale e finanziario sui comuni, come spiegato da Roberti. La giunta regionale potrà però modificare le aliquote. In questo modo la Regione potrà modulare l’imposta “a seconda degli obiettivi economici e di sviluppo che si darà” e come esemplificato da Roberti:

Se (la Regione) intende supportare il commercio agirà sull’aliquota applicata al raggruppamento dei fabbricati strumentali all’attività commerciale, se intende agire in qualche modo sulle case diverse dalla prima, modulerà l’aliquota riferita a tale tipologia.

Infine, il disegno di legge regionale porta con sé anche la semplificazione dei pagamenti per i cittadini, con l’istituzione di una banca dati regionale per il monitoraggio e il coordinamento nella gestione degli stessi dati, con l’inaugurazione nel 2024 di un “Portale del cittadino” sul quale ognuno potrà intervenire dichiarando le sue proprietà e aggiornando i propri dati.

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