Una delle più grandi metropoli europee sta cercando di mettere un freno alla circolazione dei SUV. Ecco qual è e cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi
La sostenibilità ambientale e la riduzione dell’impatto delle attività umane sul pianeta sono questioni non più procrastinabili. A dirlo sono le statistiche giornaliere relative alla qualità dell’aria, dell’acqua e dei terreni.
E se molti governi centrali stanno tentennando nell’adozione di serie misure green e di iniziative volte a ridurre emissioni e inquinamento, alcune città si stanno muovendo in autonomia su percorsi estremamente virtuosi.
Una delle più attive in tal senso si sta dimostrando Parigi, città in cui l’amministrazione ha iniziato nel 2024 una “lotta” ai SUV che prosegue ancora oggi e che si sta rivelando fonte d’ispirazione anche per molte altre metropoli europee.
Brutte notizie per chi possiede un SUV a Parigi
Lo scorso 1 ottobre nella capitala francese sono cambiate le tariffe dei parcheggi. E a farne le spese sono stati tutti i possessori di SUV privi di permessi di sosta specifici.
Per chi possiede un auto di almeno 1,6 tonnellate di peso il costo del parcheggio è triplicato ed è salito a 18 euro l’ora nei quartieri centrali e a 12 euro l’ora in quelli periferici.
Ma non solo. Alle automobili più grandi è stata interdetta la circolazione sulle vie che costeggiano la Senna e l’accesso a Rue de Rivoli, zona che ospita il Museo del Louvre, è oggi riservato soltanto alle auto con autorizzazione attiva.
Parigi chiede al Governo di vietare i SUV in città
L’aumento dei prezzi dei parcheggi per le auto di grandi dimensioni è stato solo il primo passo verso una politica di più ampio respiro.
Anche a causa del decesso di un ciclista ucciso da un SUV a ottobre 2024, il Sindaco e il Consiglio Comunale hanno fatto una proposta estremamente coraggiosa al Governo: quella di vietare totalmente la circolazione dei SUV in tutta la città.
Una proposta firmata dal senatore Ian Brossat, appartenente al gruppo comunista al Consiglio di Parigi, presentata sotto forma di disegno di legge al Senato e che ha due punti fondamentali: il divieto di transito alle auto con peso superiore a 1,8 tonnellate e lo stop alle pubblicità e ai cartelloni che promuovono l’acquisto di SUV.
Le altre città che stanno valutando iniziative per ridurre l’impatto dei SUV
Parigi non è stata la prima città a muoversi in questa direzione. Prima della capitale una stretta importante era stata imposta a Lione, mentre capitali europee come Londra e Amsterdam stanno pensando di prendere esempio e inserire nuovi divieti.
A queste si aggiungono Bruxelles, che ha già imposto limitazioni alle dimensioni delle auto, e un buon numero di città tedesche.
Buone notizie in tal senso, arrivano anche dall’Italia. Poco tempo fa alcuni membri del Consiglio Comunale di Milano hanno presentato una mozione che, sulla scorta dei provvedimenti parigini, vorrebbe imporre una tariffa per il parcheggio due o tre volte superiore a chi possiede un SUV.
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