Apple ha preso una decisione storica, presto tutti i possessori di un iPhone dovranno dire addio a Siri. Che cosa succederà all’assistente vocale?
Da ormai diversi anni, tutti gli iPhone dispongono della possibilità di attivare Siri. Il comodo assistente vocale ha registrato diversi aggiornamenti e modifiche negli ultimi anni, uno su tutti: l’implementazione con Apple Intelligence. L’ultimo aggiornamento ad iOS 18.4 ha introdotto anche in Italia il nuovo sistema di intelligenza artificiale targato Apple che, tra le altre cose, ha stravolto Siri.
Tanto che oggi è possibile chiedergli di lavorare insieme a ChatGPT, di cambiare voce, di attivare sistemi e azioni che si ripetono ogni giorno e tanto altro. Un grosso balzo in avanti dunque, ma che presto potrebbe subire una brusca frenata. Stando a quanto riferiscono gli esperti di Bloomberg, infatti, tra non molto per gli utenti in possesso di un iPhone ci sarà la possibilità di dire addio per sempre a Siri.
Addio a Siri? Ecco cosa sta succedendo
La nuova legislazione digitale dell’Unione Europea è prossima a entrare in vigore e comprende alcune normative già ampiamente discusse, come il Digital Markets Act e il Digital Services Act. I cambiamenti a cui Apple si è dovuta adattare sono diversi, basti pensare alla sostituzione del Lightning con l’USB-C o all’apertura anche a store di applicazioni alternativi all’App Store.
Secondo quanto raccolto da Bloomberg, presto anche per Siri il destino sarà molto simile. In preparazione della nuova legislazione, infatti, Apple starebbe studiando la possibilità di permettere agli utenti di decidere quale assistente vocale utilizzare impostandolo come predefinito.
Cosa vuol dire? Se per esempio preferisci sfruttare le potenzialità di ChatGPT o di Google Gemini su iPhone, presto ti basterà andare nelle impostazioni e modificare la voce apposita per far sì che, premendo un singolo tasto o pronunciando un comando vocale, in automatico non si aprirà più Siri.
Cosa può ancora succedere
Ancora non sappiamo se e quando tutto questo diventerà realtà. Già più volte, infatti, Apple non si è dimostrata troppo aperta alle modifiche per il suo ecosistema. In particolare quando incentivate da organi esterni, come quello dell’Unione Europea. Secondo gli esperti, potrebbero essere necessarie ulteriori pressioni legali prima che l’OEM di Cupertino decida di confermare la scelta e di rendere l’utilizzo di Siri opzionale.
Un aspetto che potrebbe rappresentare un ostacolo in questo senso è l’aggiornamento di Apple Intelligence citato nei capitoli precedenti. I lavori per far funzionare l’assistente vocale con l’AI sono stati molteplici e hanno impiegato tanta forza lavoro, motivo per cui l’azienda californiana preferirebbe continuare a dare la priorità a Siri sugli iPhone.
Sicuramente se ne riparlerà nelle prossime settimane, quando le due parti avranno modo di confrontarsi e di arrivare a un patto comune. Non è da escludere che, con l’arrivo di iOS 19 il prossimo settembre, anche la scelta dell’assistente vocale farà parte delle novità.
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