Addio a madrine e padrini in Chiesa: cosa sta succedendo

Giorgia Bonamoneta

4 Marzo 2023 - 18:20

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I ruoli di madrine e padrini dovrebbero andare oltre la presenza nelle cerimonie, per questo alcune diocesi hanno deciso di abolire le due figure. Ecco sta accadendo.

Addio a madrine e padrini in Chiesa: cosa sta succedendo

Il vescovo della diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca, ha annunciato che a battesimi e cresime non saranno presenti madrine e padrini. Il vescovo Giacomo Cirulli è solo l’ultimo dei vescovi, in ordine cronologico, che ha scelto di adeguarsi all’esperimento sull’abolizione delle figure di madrine e padrini.

Nella religione cristiana madrina e padrino sono figure che accompagnano il nato nel percorso fino all’età adulta, con il compito di assistere e sostenere l’educazione alla vita cristiana al fianco dei genitori. Nella chiesa cattolica queste figure sono però solo auspicate, ma non necessarie od obbligatorie. Allo stesso tempo sono figure “rigide”, che nell’odierno contesto socio-ecclesiale hanno perso il loro valore originario, spiega Cirulli.

In ogni caso si tratta di una decisioni prese in via sperimentale, dalla durata di tre anni, nata in seguito a un lungo dibattito sulla religiosità in Italia e su cu come viene trasmessa la fede. A seguito del dibattito le diocesi hanno preso autonomamente la decisione di aderire al test, ma sono sempre di più quelle che hanno scelto l’abolizione sperimentale di queste due figure. Ecco cosa sta succedendo nel dibattito sulle figure di madrina e padrino.

La Chiesa rinuncia a madrina e padrino: non bastano degli amici

Le figure di madrina e padrino sono figure storiche nelle cerimonie cristiane. Già dal IX secolo era tradizione che per ricevere il Sacramento, come atto simbolico, dovessero essere presente anche delle figure di sostegno al cammino spirituale. Oggi il ruolo di “madrina” o di “padrino” sono sempre più spesso destinati ad amici ed è un’occasione di immagine, più che di reale senso di responsabilità.

La Chiesa Cattolica si è riunita, a partire dal 2021, per dibattere sulla figura delle madrine e dei padrini e la decisione di abolirle parte proprio da questa domanda: chi sono realmente coloro che portano in chiesa i neonati durante il rito del battesimo o accompagnano i ragazzi al momento della cresima? Amici di famiglia o parenti stretti sono le prime persone che vengono in mente quando si immaginano madrine e padrini, ma che nel concreto non fanno quello che le figure dovrebbero fare. Per esempio insegnare le preghiere, parlare al bambino o alla bambina di Dio e simili. Il ruolo di padrino e madrina ha quindi perso valore, dicono le diocesi italiane riunite nel dibattito.

Forse il ruolo è semplicemente cambiato, ma proprio per affrontare questo cambiamento la decisione presa è stata quella di un “periodo di prova” senza madrine e padrini.

Battesimo e cresima senza madrine e padrini: da quando e come funziona

I vescovi lamentavano che amici di famiglia o parenti rivestissero il ruolo di madrina e padrino soltanto durante la cerimonia del battesimo o della cresima, mentre nel resto della vita del bambino o della bambina questa figura perdeva valore. Da qui la decisione di sospendere per tre anni l’Ufficio di padrino e di madrina nel battesimo dei bambini, nella conferma degli adolescenti e degli adulti, nonché nell’iniziazione cristiana degli adulti.

Dal 1° luglio 2023 per battezzare o cresimare il proprio figlio o la propria figlia non si dovrà più designare un padrino o una madrina nelle diocesi che hanno confermato la fase sperimentale.

La decisione del test servirà alla Cei per capire come procedere in futuro. Servirà per esempio a capire quanto interessi alle persone la figura della madrina e del padrino. Al momento infatti sono stati registrate timide reazioni tra il curioso e il perplesso, reazioni che sembrano avvalorare la tesi del vescovo sul fatto che queste figure non siano più così sentite. E se dopo questi tre anni dovessero essere riaccreditate le figure di madrina e padrino sarà perché assumeranno ruolo nuovo, aggiornato, con maggiori cariche di responsabilità rispetto al fenomeno di scristianizzazione presente in Italia.

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