Addio a Giuseppe Adolfo De Cecco, da oltre 30 anni alla guida dello storico Pastificio

Giorgia Paccione

1 Ottobre 2025 - 16:08

L’imprenditore si è spento il giorno del suo 77esimo compleanno. Per trent’anni è stato amministratore e presidente della società Molino e Pastificio De Cecco, simbolo del Made in Italy.

Addio a Giuseppe Adolfo De Cecco, da oltre 30 anni alla guida dello storico Pastificio

Il mondo dell’imprenditoria italiana piange la scomparsa di Giuseppe Adolfo De Cecco, figura di riferimento del settore agroalimentare, colonna portante della società Molino e Pastificio De Cecco.

L’imprenditore pescarese si è spento oggi, primo ottobre 2025, proprio nel giorno in cui avrebbe compiuto 77 anni. La notizia della sua morte ha scosso profondamente non solo il panorama industriale abruzzese, ma l’intero sistema produttivo nazionale, dato il ruolo centrale che De Cecco ha rivestito nel portare l’eccellenza della pasta italiana sui mercati internazionali.

Per onorare la memoria dell’imprenditore e il suo straordinario contributo all’impresa e al territorio, il Gruppo De Cecco ha deciso di sospendere tutte le attività negli stabilimenti di Ortona e Fara San Martino e negli uffici di Pescara per mercoledì e giovedì, in segno di lutto.

Chi era Giuseppe Adolfo De Cecco

Nato a Pescara il primo ottobre 1948, Giuseppe Adolfo De Cecco era nipote diretto di Filippo Giovanni De Cecco, il fondatore dello storico pastificio abruzzese, e fratello dell’attuale presidente del gruppo, Filippo Antonio.

Sposato con Maria Franca, ha lasciato un figlio, Adolfo Maria, anch’egli oggi amministratore dell’azienda di famiglia e imprenditore nel settore agroalimentare. Per oltre trent’anni Giuseppe Adolfo ha rivestito ruoli di vertice nel gruppo, prima come amministratore e poi come presidente della Molino e Pastificio De Cecco. La sua capacità di collegare passato e futuro, tradizione e apertura internazionale, ha trasformato un’impresa familiare in un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale.

Durante gli anni Settanta e Ottanta, mentre Pescara viveva una stagione di fermento e sviluppo urbano e culturale, Giuseppe Adolfo fu una figura nota e stimata nel tessuto economico e sociale della città. Il suo ruolo pubblico, discreto ma incisivo, contribuì a consolidare il patto sociale della comunità, con uno sguardo sempre orientato al bene comune. Fu spesso presente in iniziative culturali, sportive e filantropiche.

Il suo impegno non si è limitato all’ambito imprenditoriale: tra i settori in cui il suo nome è rimasto legato alla memoria collettiva c’è lo sport, in particolare il Pescara Calcio. In anni difficili per il club, dopo il fallimento del 2008, Giuseppe Adolfo assunse il ruolo di presidente, impegnandosi per rilanciare la squadra. Durante la sua presidenza, tra il 2009 e il 2011, il Pescara vinse i playoff e tornò in Serie B, per poi conquistare nell’annata successiva la promozione in Serie A.

La malattia e la notizia della scomparsa

Giuseppe Adolfo De Cecco è deceduto dopo aver affrontato una malattia che, come hanno sottolineato i familiari, ha affrontato con coraggio e “spirito indomito”. La scomparsa è avvenuta nella giornata del primo ottobre 2025, la notizia è stata comunicata nella mattinata dall’azienda, che ha voluto ricordare l’imprenditore come “figura centrale nella storia e nella crescita” dell’impresa per oltre trent’anni.

Come ha sottolineato il Gruppo De Cecco in una nota ufficiale, “il valore di un uomo non si misura solo nelle promozioni sportive o nei bilanci aziendali, ma nei rapporti che lascia, nelle persone che ha accompagnato, nelle speranze che ha intravisto”.

Giuseppe Adolfo lascia infatti una testimonianza di coerenza, riservatezza e dedizione che va ben oltre i risultati aziendali. Il ricordo che l’azienda conserva dell’imprenditore è “vivo come fosse ieri: negli attimi di confronto, nelle battute scherzose, nella passione per la sua terra”.

Il cordoglio delle istituzioni

Il cordoglio per la scomparsa di Giuseppe Adolfo De Cecco è stato unanime e trasversale. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato:

Con la scomparsa di Giuseppe Adolfo De Cecco, l’Italia perde un protagonista indiscusso del settore agroalimentare e una colonna del nostro Made in Italy. Con visione e dedizione ha saputo trasformare un’impresa familiare in un’eccellenza internazionale. I suoi valori resteranno patrimonio vivo di tutte le imprese che fanno grande il nome dell’Italia nel mondo.

Anche il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha espresso le condoglianze “a nome personale e dell’intera Giunta regionale”, sottolineando come De Cecco abbia saputo “coniugare tradizione e innovazione, portando nel mondo il nome della nostra terra e contribuendo in modo determinante alla crescita economica e all’immagine dell’Abruzzo”.

Particolarmente toccante il ricordo del Pescara Calcio, che ha salutato “don Beppe” con queste parole:

Figura di grande importanza nella storia del Delfino, grazie alla sua iniziativa il Pescara Calcio seppe rialzarsi in uno dei momenti più bui della propria storia. La tifoseria biancazzurra lo ricorderà sempre con affetto e gratitudine. Ciao don Beppe.

Anche Massimo Verrecchia, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ha evidenziato come “la sua lunga guida del Molino e Pastificio De Cecco ha rappresentato un modello di eccellenza, capace di coniugare tradizione e innovazione”.

Guardando al futuro della società, la continuità è garantita dalla solida struttura manageriale e dalla presenza della famiglia De Cecco ai vertici del gruppo.

Nel nome e nella memoria di Giuseppe Adolfo, il Gruppo De Cecco ha rinnovato “l’impegno a proseguire sulla strada della qualità, del legame con il territorio e dell’orgoglio imprenditoriale, così come lui avrebbe voluto”.

Iscriviti a Money.it