Accordo storico nel settore cloud: Meta affida a Google un contratto di sei anni da più di 10 miliardi per potenziare intelligenza artificiale e capacità di calcolo.
Meta, la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp, ha firmato un accordo pluriennale di sei anni con Google Cloud. La notizia, riportata da Reuters e confermata da diverse testate internazionali, segna una delle più grandi partnership mai registrate nel settore dei servizi cloud.
L’intesa prevede che Meta utilizzi i data center e le soluzioni di Google Cloud per servizi di server, storage, networking e altre funzioni infrastrutturali. L’obiettivo è supportare i propri progetti di intelligenza artificiale e potenziare la capacità di elaborazione e archiviazione necessaria ai suoi social network e ai futuri sviluppi del metaverso.
Secondo fonti vicine all’intesa, il valore complessivo supera i 10 miliardi di dollari, una cifra che posiziona questo contratto tra i più significativi nella storia del cloud computing. L’accordo si colloca infatti in un contesto competitivo acceso, dove i grandi player tecnologici cercano di assicurarsi risorse infrastrutturali cruciali per sostenere l’AI generativa e le applicazioni di nuova generazione, e arriva mentre Meta ha già aumentato la soglia minima delle sue previsioni di spesa in conto capitale annuale, stimata tra i 66 e i 72 miliardi di dollari, gran parte dei quali destinati a infrastrutture AI.
Perché Meta ha scelto Google Cloud
La scelta di Meta di rivolgersi a Google Cloud ha sorpreso molti analisti, considerando che l’azienda di Menlo Park si è storicamente appoggiata anche ad Amazon Web Services e Microsoft Azure per la gestione delle proprie infrastrutture. La decisione riflette però la necessità di diversificare i fornitori e di accedere alle tecnologie di ultima generazione messe a disposizione da Google.
Google Cloud, infatti, è uno dei principali attori nella fornitura di servizi legati all’intelligenza artificiale e vanta una rete di data center globali con capacità di calcolo avanzate.
Per Meta, l’intesa rappresenta una mossa strategica per sostenere la propria corsa nell’intelligenza artificiale. L’azienda guidata da Mark Zuckerberg sta investendo massicciamente in modelli linguistici avanzati e sistemi di AI generativa, strumenti che richiedono infrastrutture potenti e costose. Non a caso, l’azienda sta esplorando la cessione di asset per circa 2 miliardi di dollari per finanziare ulteriormente lo sviluppo di data center.
Un portavoce ha dichiarato che l’accordo rappresenta “un passo importante per supportare Meta nel portare avanti i suoi progetti di intelligenza artificiale su scala globale”. L’accordo con Google garantisce infatti l’accesso immediato a una piattaforma robusta e a tecnologie di supporto difficilmente replicabili internamente nel breve periodo.
Questa partnership permette quindi a Meta di disporre di risorse scalabili e di algoritmi ottimizzati per l’AI, un fattore cruciale in un momento in cui la concorrenza per lo sviluppo di modelli generativi e applicazioni di machine learning è sempre più intensa.
Implicazioni per il mercato del cloud e dell’AI
Il settore del cloud è oggi dominato da tre grandi nomi: Amazon, Microsoft e Google. La decisione di Meta di puntare su Google Cloud per un contratto di queste dimensioni rafforza la posizione di quest’ultimo, tradizionalmente percepito come il terzo attore del mercato, ma ora in evidente crescita.
Secondo gli analisti, la collaborazione potrebbe inoltre innescare una reazione a catena nel settore, spingendo altre big tech a stringere partnership simili per assicurarsi risorse adeguate alla competizione globale nell’AI. Il valore record dell’investimento evidenzia come le aziende stiano ormai considerando il cloud una leva fondamentale per la leadership tecnologica dei prossimi anni.
Intanto, i ricavi di Google sono cresciuti del 32% nel secondo trimestre proprio grazie al cloud, a conferma del ruolo sempre più centrale del comparto.
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