L’acciaio italiano si rafforza: Ast di Terni passa al gruppo Arvedi

Violetta Silvestri

16 Settembre 2021 - 12:10

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L’acciaieria Ast di Terni torna italiana con la cessione di ThyssenKrupp al gruppo Arvedi. Un’occasione di crescita per il settore in Italia. I dettagli dell’operazione annunciata in modo ufficiale.

L’acciaio italiano si rafforza: Ast di Terni passa al gruppo Arvedi

La produzione di acciaio in Italia si rafforza: è ufficiale infatti il passaggio di proprietà di Ast di Terni al gruppo Arvedi.

ThyssenKrupp ha quindi ceduto il sito specializzato nelle produzione di acciaio inossidabile, aprendo la strada a un rafforzamento del settore italiano.

I dettagli dell’operazione e gli obiettivi futuri: ci sarà il rilancio delle acciaierie in Italia?

Ast di Terni torna italiana e passa al gruppo Arvedi: il rilancio dell’acciaio

ThyssenKrupp ha ufficializzato la cessione di Ast di Terni al gruppo Arvedi, a conclusione di una trattativa che aveva visto in primo piano per l’acquisizione anche la società Marcegaglia.

La notizia significa innanzitutto che l’Italia rafforza la sua produzione di acciaio, riportando lo stabilimento nella proprietà nazionale.

La nota della multinazionale tedesca ha specificato l’avvenuta:

“vendita di Acciai Speciali Terni (AST), inclusa la relativa organizzazione commerciale in Germania, Italia e Turchia, alla società italiana Arvedi, raggiungendo così un nuovo traguardo nel riassetto del gruppo. È stato concordato di non divulgare il prezzo d’acquisto. La transazione è soggetta all’approvazione del Consiglio di Sorveglianza di Thyssenkrupp AG e all’autorizzazione dell’autorità antitrust europea”.

La cessione dovrebbe concludersi il primo semestre 2022 e Thyssenkrupp è in valutazione sulla possibilità di mantenere una una partecipazione di minoranza nel gruppo ceduto.

Ast di Terni ha presentato un fatturato dal valore di 1,7 miliardi di euro nell’esercizio 2019/2020 e si avvale al momento di circa 2.700 dipendenti.

Quale futuro per l’acciaio in Italia?

Con l’acquisizione dello stabilimento Ast di Terni, il gruppo Arvedi ha l’ambizione di proporsi come un player europeo importante nella produzione dell’acciaio.

Il fondatore e presidente dell’azienda, Giovanni Arvedi ha espresso entusiasmo per l’acquisto che rappresenta :

“un rafforzamento del gruppo Arvedi in quanto ne completa, in una sinergia industriale, il mix produttivo. Un’operazione di sistema Paese che potrebbe dare inizio ad altri positivi sviluppi.”

L’azienda attualmente produce e lavora acciaio al carbonio e inossidabile, con 3.500 lavoratori. Si preannunciano importanti investimenti con l’aggiunta delle capacità di Ast.

Il ministro dello sviluppo Economico Giorgetti ha salutato l’operazione come un “tassello importante per la valorizzazione e il rilancio dell’acciaio italiano. Accogliamo con favore che la proprietà passi a un gruppo italiano e auspichiamo che questo si traduca anche in uno sviluppo dell’area industriale e in una tutela per il territorio.”

La siderurgia italiana tornerà protagonista? Mentre di attende il definitivo passaggio di Acciaierie d’Italia (ex Ilva) al controllo dello Stato con Invitalia e lo sblocco del nodo della fabbrica a Piombino, l’acciaio Made in Italy dovrà comunque affrontare le sfide occupazionali e della transizione verde.

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