Redditometro: come l’agenzia delle entrate accerta il reddito

Alessandra Manco

26 Maggio 2014 - 15:30

L’agenzia delle entrate può accertare un reddito in diversi motivi: analitico, induttivo e sintetico. Vediamo nel dettaglio uno dei metodi da cui scaturisce il cosiddetto redditometro.

Redditometro: come l’agenzia delle entrate accerta il reddito

Tra i poteri concessi all’amministrazione finanziaria vi è anche quello di accertare maggior reddito, e conseguentemente maggiori imposte, in capo ad un soggetto, sia persona fisica sia società. Un particolare metodo di accertamento è quello cosiddetto sintetico che ha la peculiarità di poter essere applicato esclusivamente alle persone fisiche per accertare maggiori imposte sui redditi (non è possibile pertanto determinare maggiore iva, irap o altro).

La distinzione generale all’interno di tale tipo di accertamento è tra sintetico puro e accertamento su indici di ricchezza (cosiddetto spesometro).
Nel primo il reddito viene determinato in base a scelte d’ufficio e non si basa su determinati parametri nel secondo caso invece il reddito accertabile è ricostruito attraverso l’utilizzo di specifici elementi, indici di capacità contributiva stabiliti con appositi decreti ministeriali.
La disciplina originaria è stata in parte modificata dalla legge 122 del 2010 che pertanto stabilisce nuove regole per i periodi di imposta dal 2009 e seguenti. Nel caso ad esempio delle condizioni per poter applicare il sintetico, l’ufficio deve provare l’esistenza di elementi e circostanze di fatto sulla base delle quali si effettua l’accertamento.

Per poter utilizzare il metodo sintetico il reddito accertabile deve essere superiore di almeno il 20 % rispetto a quanto dichiarato (nel caso di periodi di imposta 2009 e seguenti) o del 25 % rispetto a quanto dichiarato (nel caso dei periodi pre – 2008). Al contribuente resta comunque la facoltà di dimostrare che il maggior reddito determinato è costituito da redditi esenti, smobilizzi patrimoniali, ecc.

Sintetico puro – Questa particolare metodologia di accertamento, in base alle nuove disposizioni, permette all’ufficio di utilizzare le spese di qualsiasi natura, compresi gli incrementi patrimoniali. Precedentemente lo strumento poteva essere utilizzato sulla base di elementi e circostanze di fatto certi (che presumano maggiore capacità contributiva) oppure in relazione a determinate spese per incrementi di patrimonio (acquisto titoli, immobili, ecc.).

Redditometro – Nel caso del redditometro la nuova disciplina elimina come presupposto per l’applicazione la non congruità per due esercizi consecutivi (resta il presupposto di accertare un reddito maggiore di almeno il 20%). La disciplina vigente fissa anche gli indici di capacità contributiva che dovranno essere utilizzati per determinare il reddito.
I beni ed i servizi che sono indici di capacità contributiva sono:

• Autoveicoli, camper, motocicli, motociclette;
• Residenze principali e secondarie;
• Assicurazioni (ad eccezione di RCA, furto incendio autoveicoli);
• Servizi di collaboratori familiari;
• Imbarcazioni da diporto e navi da diporto;
• Cavalli da corsa, aerei, alianti, deltaplani ed elicotteri da turismo.

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