Acca Larentia, tra commemorazioni e polemiche sul saluto romano. E voi che ne pensate?

Redazione

08/01/2024

08/01/2024 - 14:15

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La giornata di commemorazione ha suscitato un acceso dibattito sulla necessità di condannare gesti simbolici essere interpretati come promotori di ideologie inaccettabili. Siete d’accordo?

Acca Larentia, tra commemorazioni e polemiche sul saluto romano. E voi che ne pensate?

Nella città eterna, una giornata di commemorazione ha avvolto i ricordi di tre militanti del Fronte della gioventù - Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta, e Stefano Recchioni - tragicamente uccisi il 7 gennaio 1978 durante la strage di Acca Larentia. L’evento ha visto diverse fasi, con la partecipazione delle autorità locali, ma anche con momenti che hanno scatenato polemiche politiche.

La cerimonia ha avuto inizio con la deposizione delle corone di alloro nel piazzale dedicato, da parte del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e dell’assessore alla Cultura, Miguel Gotor. Un momento solenne, che ha cercato di onorare la memoria dei giovani militanti che hanno perso la vita in quegli eventi drammatici.

Tuttavia, l’attenzione si è poi spostata su un secondo momento, fuori dalla ex sede del Msi, dove alcuni militanti hanno reso omaggio ai loro compagni caduti con il “presente” e il saluto romano. Quest’ultimo gesto ha immediatamente suscitato critiche e polemiche da parte di esponenti politici di diversi schieramenti.

Il presidente del Lazio, Francesco Rocca, insieme all’assessore alla Cultura, Miguel Gotor,hanno partecipato alla commemorazione ufficiale, ma si sono allontanati prima della successiva fase controversa. Alcuni video pubblicati online hanno immortalato questo momento, contribuendo a rendere virale la discussione che ne è seguita.

Il deputato del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, ha espresso chiaramente la sua posizione: “Non è in discussione l’umana pietà per i morti e neanche la condanna della violenza politica di ieri e di oggi. Tutta, senza distinzione. Ma il saluto romano, fatto in occasione del ricordo di Acca Larentia, è esso stesso simbolo di morte, violenza e sopraffazione. Per questo dovrebbe essere condannato in primo luogo dalle forze politiche. Tutte. Chi non lo fa è complice”.

Anche il leader di Azione, Carlo Calenda, ha condiviso la sua disapprovazione attraverso i social, definendo quanto accaduto come “una vergogna inaccettabile in una democrazia europea”.

La giornata di commemorazione ha dunque suscitato un acceso dibattito sulla necessità di condannare gesti simbolici che, pur legati a un passato storico, possono essere interpretati come promotori di ideologie inaccettabili. E voi che ne pensate? Rispondete nella sezione commenti.

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