Abortire al 9° mese e senza limiti: a NYC diventa possibile, ma solo in alcuni casi

Simone Micocci

25/01/2019

12/02/2019 - 09:12

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A New York approvata la legge che liberalizza l’aborto: nessun limite di tempo, le donne potranno scegliere di interrompere la gravidanza in qualsiasi momento.

Abortire al 9° mese e senza limiti: a NYC diventa possibile, ma solo in alcuni casi

Sta destando molto scalpore la decisione del Governatore di New York di approvare una nuova legge in tema di liberalizzazione dell’aborto, con la quale viene deciso che - in determinati casi - le donne potranno abortire in qualsiasi momento della gravidanza, anche il giorno prima del parto.

Il decreto - denominato “The Reproductive Health Act” - si basa sul diritto di libera scelta della donna, la quale può compiere autonomamente le proprie scelte in materia di salute personale. Diritto che a quanto pare va tutelato anche nel caso in cui si vada a compromettere il “diritto alla vita” del nascituro.

Si tratta di una decisione che ovviamente sta facendo molto discutere, e non solo negli Stati Uniti: d’altronde capire qual è la motivazione che ha portato 38 membri del Senato dello Stato di New York ad approvare questa discutibile legge non ci sembra affatto semplice.

Riconoscere nel modo più ampio possibile il diritto alla salute della madre è sì importante, ma allo non si può pensare di farlo dimenticando chi avrebbe bisogno di una maggior tutela, ossia quel bambino che a nove mesi è ormai in procinto di esplorare il mondo.

Ma mettendo da parte i giudizi personali, anche se in questo caso è molto difficile, vediamo cosa dice veramente questa legge e quali sono le posizioni del Governo degli Stati Uniti in merito.

Aborto legale anche al nono mese: cosa dice la nuova (discutibile) legge

La Legge approvata dal Governo di New York stabilisce che “ogni individuo in stato interessante ha il diritto fondamentale di portare a termine la gravidanza, dare alla luce il bambino” (e fin qui nulla di strano) “o abortire”.

In ogni momento della gravidanza, quindi, la madre può decidere di abortire (anche al 9° mese avanzato) qualora sussista una delle due condizioni:

  • il prosieguo della gravidanza rischia di compromettere la salute della madre;
  • il bambino è gravemente ammalato.

Per quanto riguarda il concetto di “salute” della madre, la nuova legge approvata dallo Stato di NYC appare abbastanza vaga: quindi non si esclude che la gestante possa giustificarsi dicendo che la gravidanza possa compromettere gravemente la sua salute mentale.

Una legge che ci lascia interdetti; eppure il governatore di New York - il democratico Andrew Cuomo - l’ha accolta con entusiasmo definendolo “un passo da gigante nella battaglia per il diritto di ogni donna di compiere autonomamente le proprie scelte in materia di salute personale: compreso l’avere liberamente accesso alle pratiche di aborto”.

Quindi, mentre in precedenza l’aborto si poteva effettuare fino alla 24° settimana di gravidanza, adesso si potrà richiedere in qualsiasi momento con il feto - che ricordiamo a nove mesi è completamente sviluppato e senziente - che subirà un’iniezione letale di potassio nel cuore e successivamente verrà estratto con il parto indotto. Sfidiamo chiunque a non chiamarlo omicidio, eppure nello Stato di New York questa pratica sarà del tutto legale.

Pensate inoltre che il provvedimento di fatto cancella il reato di omicidio dal Codice Penale di New York ascrivibile a coloro che terminano la vita del feto negli ultimi tre mesi di gravidanza, punibile con 7 anni di reclusione.

Oggi non sarà più così e non solo per le madri che decidono di abortire; pensate ad esempio ad un uomo che aggredisce una donna incinta all’ultimo mese di gravidanza provocandole l’aborto. Questo sarà sì colpevole di aggressione, ma non di reato di omicidio e quindi subirà una sanzione molto meno severa.

Trump si schiera contro la decisione del Governo di New York

In queste ore migliaia di partecipanti stanno protestando contro la decisione del Governo dello Stato di New York nella tradizionale la Marcia per la Vita di Whashington.

A dare sostegno ai manifestanti è stato persino Donald Trump, così come il suo vice Mike Pence. Quest’ultimo è stato presente all’evento, mentre il Presidente degli Stati Uniti ha inviato un video in cui ha dichiarato:

Quando guardiamo negli occhi un bimbo appena nato vediamo la bellezza, l’anima umana e la grandezza della creazione divina.

Trump - che in questi anni di presidenza ha approvato diverse norme volte a limitare i casi di aborto - ha assicurato che sul piano Nazionale verrà posto ogni veto possibile a qualsiasi legge emanata dalla Camera (a maggioranza democratica) volta ad indebolire la sua campagna contro l’aborto.

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