Zacchera contro la sanatoria per i migranti: “Il problema si risolve ripristinando la legalità”

Alessandro Cipolla

08/05/2020

07/07/2021 - 17:30

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L’ex deputato Marco Zacchera attacca sul tema della possibile sanatoria per 600.000 immigrati: “Il problema non si risolve moltiplicando i permessi ma obbligando i datori di lavoro a osservare le regole”.

Zacchera contro la sanatoria per i migranti: “Il problema si risolve ripristinando la legalità”

Tra i tanti effetti provocati dall’emergenza coronavirus in corso ci sono anche quelli causati al settore dell’agricoltura, dove all’appello mancherebbero circa 250.000 lavoratori stagionali stando a quanto dichiarato dalla Coldiretti.

Visto che la maggioranza di questa forza lavoro è rappresentata da stranieri, soltanto quelli provenienti dalla Romania sono circa un terzo, le norme restrittive per gli spostamenti imposte dal governo a causa del COVID-19 starebbero rendendo quasi impossibile per le aziende trovare i lavoratori necessari.

Una situazione questa che ha spinto il ministro per l’Agricoltura Teresa Bellanova, esponente di spicco di Italia Viva, a chiedere che nel decreto Maggio venga inserita una sorta di sanatoria per 600.000 migranti.

Una richiesta che ha trovato la forte opposizione del Movimento 5 Stelle, tanto che la Bellanova è arrivata a minacciare le proprie dimissioni se il governo alla fine non dovesse dare il via libera alla sanatoria.

La proposta alternativa dei 5 Stelle è quella di utilizzare per il lavoro nei campi i disoccupati e chi attualmente percepisce il reddito di cittadinanza, senza che questi perdano i loro benefici economici a causa di un impiego stagionale.

Zacchera contro la sanatoria per gli immigrati

In questa discussione chi subito si è schierato contro la proposta di Teresa Bellanova è il centrodestra. Particolarmente duro a riguardo è stato l’attacco di Marco Zacchera, ex deputato del Popolo delle Libertà con cinque legislature passate a Montecitorio alle spalle.

L’idea di regolarizzare 600.000 immigrati clandestini, l’1% della popolazione italiana, perché sono sfruttati e lavorano in nero è piuttosto sorprendente e piena di incognite politiche - ha commentato Zacchera - anche perché non si capisce bene come facciano ad essere tranquillamente in giro 600.000 persone non in regola”.

Per l’ex deputato per prima cosa si dovrebbe “procedere intanto e comunque ad una più semplice ma decisa azione per colpire gli sfruttatori di questa gente ripristinando la legalità ed evitando il loro vergognoso sfruttamento”.

Il problema non si risolve moltiplicando i permessi ma obbligando i datori di lavoro a osservare le regole - ha poi aggiunto Marco Zacchera - Quindi il vero problema è innanzitutto colpire l’illegalità e se questa raggiunge il suo apice nel mondo agricolo, cosa si aspetta?”.

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