Visura catastale: cos’è, a cosa serve, come e dove richiederla

Isabella Policarpio

17/09/2019

17/09/2019 - 16:28

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Cos’è la visura catastale? Qui come si chiede, a chi rivolgersi e quanto costa la visura necessaria a stipulare la vendita immobiliare.

Visura catastale: cos’è, a cosa serve, come e dove  richiederla

La visura catastale è un documento ufficiale, rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, con il quale il cittadino richiedente viene a conoscenza della rendita catastale dell’immobile (necessaria per il calcolo di IMU, TASI e TARI), le informazioni sulla classe e sulla categoria immobiliare e gli aggiornamenti sui trasferimenti di proprietà.

Si tratta di un documento formale per il quale occorre una specifica richiesta, che può essere effettuata secondo diverse modalità, anche in via telematica, comodamente da casa. Le diverse modalità di richiesta ne determinando una variazione del costo.

Inoltre, dal 1° luglio del 2010, la visura catastale è obbligatoria in sede di stipulazione dell’atto di compravendita davanti al notaio, a pena di invalidità della procedura. Qui i dettagli sulla responsabilità del notaio in caso di omessa presa visione della visura.

A cosa serve?

La visura catastale è un documento ufficiale rilasciato dal Catasto con le informazioni idonee ad identificare in maniera univoca un determinato immobile, che sia esso un garage, un negozio, un ufficio e via dicendo. Tali informazioni riguardano sia gli aspetti strutturali dell’immobile che i riferimenti di chi ne è l’intestatario.

Dunque, la visura catastale, innanzitutto, fornisce le informazioni sulla proprietà immobiliare, quindi se è regolarmente iscritto al Catasto, se l’indirizzo è esatto e se l’intestazione del proprietario è aggiornata.

In secondo luogo, la visura catastale consente di verificare la rendita catastale dell’immobile, sulla quale vengono calcolate le imposte sul reddito (come l’IRPEF) e le imposte comunali sulla proprietà: IMU (imposta municipale unica), TASI (tassa sui servizi indivisibili) e TARI (tassa sui rifiuti).

Ma le funzioni della visura catastale non finiscono qui: questo documento, infatti, permette al richiedente di calcolare le eventuali imposte di successione, di ricavare i dati necessari alla redazione di atti e certificazioni, per richiedere nuove utenze ed anche ai fini della dichiarazione dei redditi.

A chi rivolgersi?

Per richiedere ed ottenere la consegna della visura catastale, il cittadino può scegliere tra tre modalità:

  • recandosi presso le Poste Italiane che espongono all’ingresso il logo di “Sportello Amico”, dove è possibile compilare il modulo per la richiesta della visura catastale;
  • presso gli uffici provinciali dell’Agenzia delle Entrate;
  • secondo la modalità telematica, ovvero accedendo sul sito dell’Agenzia delle Entrate e scegliendo “Consultazione personale”. Basta registrarsi sul portale Entratel/Fiscoline ed inserire le proprie credenziali (codice fiscale, identificativi catastali e Provincia di ubicazione dell’immobile).

Quanto costa?

Il rilascio della visura catastale non è gratuito, infatti è soggetto al pagamento di speciali tributi (in vigore dal 2012). Tuttavia, in particolari ipotesi, la legge consente di evitare il pagamento di questi tributi; ad esempio sono esenti i titolari - anche solo parzialmente - del diritto di proprietà o di altri diritti reali di godimento di immobili di cui risultano proprietari in Catasto.

Se la visura viene richiesta direttamente al Catasto, il suo costo è limitato ai soli diritti catastali, che vengono calcolati e addebitati su ogni serie di 10 immobili rilevanti, mentre è escluso l’addebito delle competenze per la fornitura del documento, le quali restano gratuite.

Invece, per le visure catastali erogate telematicamente (con i servizi online Entralel/Fisconline dell’Agenzia delle Entrate), tramite il servizio “Visura catastale telematica”, l’importo dovuto viene calcolato sulla tariffa in vigore ma con una diminuzione del 10% (in quanto riferita a visure erogate telematicamente) ed aumentata del 50% dell’importo quando sono fornite su base non convenzionale.

Cerchiamo di fare chiarezza con degli esempi:

  • la visura per soggetto ha un importo di 1,35 euro per ogni 10 unità immobiliari o frazioni di 10;
  • la visura attuale o storica per l’immobile ha un importo di 1,35 euro;
  • la visura della mappa è di 1.35 euro.

Cosa contiene la visura catastale?

La visura catastale di un immobile contiene tutte le informazioni che permettono di calcolarne la rendita. Nello specifico, ogni visura catastale riporta:

  • l’indirizzo, cioè l’esatta ubicazione dell’immobile, comprensiva di numero civico, scala, piano ed interno dell’unità immobiliare;
  • la zona censuaria, ovvero l’indicazione della porzione omogenea di territorio comunale nell’ambito della quale la redditività dei fabbricati deve considerarsi uniforme;
  • la categoria, quindi la tipologia delle unità immobiliari (cioè la loro destinazione);
  • la classe, in altre parole il parametro che identifica il grado di produttività delle unità immobiliari appartenenti alle categorie dei gruppi A, B e C;
  • la consistenza, o più semplicemente le dimensioni dell’unità immobiliare (per le abitazioni e gli uffici è espressa in metri quadri);
  • la rendita, che per gli immobili di categoria A, B e C viene calcolata mediante la moltiplicazione della consistenza dell’immobile per la tariffa unitaria determinata dal Comune di appartenenza, invece per le categorie D ed E il calcolo avviene con una stima diretta;
  • il foglio, cioè la porzione di territorio comunale che il Catasto indica nelle proprie mappe cartografiche;
  • la particella , detta anche “numero di mappa”, cioè la porzione di territorio all’interno del foglio, il fabbricato oppure l’area di pertinenza, contrassegnata da un numero.

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