Il parlamento venezuelano si è schierato dalla parte del suo Presidente Hugo Chavez concedendogli “tutto il tempo necessario per portare a termine le cure.” Chavez, provato dalla quarta operazione effettuata a dicembre, non avrebbe potuto essere presente al giuramento previsto per domani, 10 gennaio. Tale situazione ha scatenato le reazioni dell’opposizione e diversi interrogativi: l’assenza di Chavez sarebbe stata temporanea o avrebbe portato a nuove elezioni? la delibera del parlamento sembra aver chiarito le intenzioni del governo e della classe politica venezuelana che ha confermato la fiducia al suo presidente e la volontà di vederlo al comando del paese fino al 2019.
Decisione del Parlamento
Appellandosi all’articolo 231 della Costituzione che prevede il rinvio del giuramento per specifici motivi, Diosdado Cabello, presidente dell’Assemblea, ha presentato una lettera al parlamento venezuelano con la quale chiedeva il rinvio del giuramento che confermerà Chavez presidente del Paese. L’assemblea nazionale ha deciso con larga maggioranza che Chavez potrà continuare a curarsi a Cuba, rientrando in Venezuela solo quando la causa sopravvenuta sarà sparita. Dopo l’approvazione del rinvio Cabello si è rivolto al presidente: “Presidente Chavez, questa Assemblea ti garantisce tutto il tempo di cui hai bisogno per curare la tua malattia”.
Alcuni sostenitori di Chavez hanno accusato l’opposizione di voler fomentare una cospirazione contro Chavez. Inoltre, come ha ricordato una delle menti della campagna elettorale di Chavez, Rodriguez era stata proprio l’Assemblea nazionale a dare il suo permesso al presidente per recarsi a Cuba e sottoporti alla delicata operazione.
Il governo e i sostenitori di Chavez hanno organizzato un raduno davanti al palazzo presidenziale per manifestare il proprio sostegno al loro leader. Alcuni capi di Stato sudamericani, tra cui il presidente della Bolivia Evo Morales e quello dell’Uruguay, José Mujica hanno già fatto sapere che parteciperanno all’iniziativa.
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