Vendola: basta baciare rospi, Monti candida soggetti implicati con MPS

Piero Capello

30 Gennaio 2013 - 15:49

Vendola: basta baciare rospi, Monti candida soggetti implicati con MPS

Che tra Monti e Vendola non corresse buon sangue era cosa nota a tutti.
A parte la parlantina forbita e la pacatezza dei toni, i due politici hanno ben poco a che spartire.
Entrambi papabili al ruolo di stampella del PD, ipotizzare una pacifica convivenza dei rispettivi partiti in una stessa coalizione sembra una pia illusione.
Oggi a Uno Mattina, trasmissione di Rai Uno, Vendola ha ribadito le sue posizioni nei confronti del Professore.

Se vince Monti è palude

Vendola ha lanciato i suoi strali contro la pretesa trasversalizzazione elitarista del voto operata da Monti, che proporrebbe una rottura dell’orientamento bipolare consolidatosi negli schemi di voto, mettendo a rischio la piena vittoria del PD e condannando il futuro governo ad un’instabile dipendenza da Scelta Civica.
Il Leader di SEL si è difeso dalle accuse di essere lui stesso un pericolo per la stabilità di un eventuale Governo della coalizione di Centrosinistra.
Vendola ha ribadito la propria serietà la cui dimostrazione tangibile si riverbera nei risultati conseguiti in seno alla regione Puglia, da lui governata da ben otto anni.
Secondo il leader di SEL sarebbero ben altri i rischi per la stabilità del futuro Governo, minacciato piuttosto dall’ipotesi che “vinca la palude”.
Basta baciare rospi, ha poi proseguito con la sua metafora Nichi Vendola, riferendosi all’eventualità che il PD possa accettare un’alleanza con Monti.

MPS metafora dei nostri tempi

Vendola ha proseguito rincarando la dose in relazione allo scandalo MPS, che sappiamo essere costato alla coalizione guidata dal PD diversi punti nei sondaggi.
Vendola ha ribadito che sarebbe stato merito di un Sindaco di area PD se lo scandalo dei derivati è venuto a galla, mentre uno dei fuoriusciti del partito di Bersani, all’epoca sostenitore di Mussari, e dunque implicato nell’affare MPS, sarebbe stato candidato da Monti.
Il Professore, a detta di Vendola, avrebbe la grossa responsabilità di non aver intrapreso nei suoi quattordici mesi di Governo alcuna seria misura volta a garantire la trasparenza.
Da troppi anni, secondo il leader di Sel, la finanza dominerebbe l’economia reale: in questo contesto Mussari diventerebbe un eroe dei nostri tempi in una metafora incarnata da MPS.
Per le banche i risparmi dei cittadini rappresenterebbero le fiches da giocare nel gioco d’azzardo drogato dell’economia mondiale.
Si tratterebbe di un gioco sicuro che in caso di vittoria in cui le banche vincono sempre e, a perdere, sono casomai i risparmiatori.

Lo scisma

Richiamandosi a Roosvelt, Vendola invoca lo scisma tra banche d’affari e banche di deposito, queste ultime caratterizzate appunto dalla prerogativa di garantire la sicurezza dei cittadini che affidano loro i propri risparmi.
Vendola ha inoltre affermato di considerare un eventuale nazionalizzazione di MPS, trasformandone i titoli in azioni, un’evoluzione naturale della vicenda, qualora la banca senese non riuscisse a sostenere il ritmo delle percentuali imposte sul debito.

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