L’ex Ministro greco Varoufakis dal suo blog risponde alle polemiche sui suoi recenti guadagni, compreso quello per l’ospitata su Rai3 a Che Tempo Che Fa
E’ ormai ben nota la polemica scoppiata in Italia a riguardo del compenso percepito da Yanis Varoufakis per la sua intervista alla trasmissione Che Tempo Che Fa condotta da Fabio Fazio: l’ex Ministro delle Finanze greco ha infatti pubblicato un resoconto delle conferenze e incontri a cui ha partecipato da quando si è dimesso dal suo incarico nel governo ellenico, in cui dichiara di aver percepito 24.000 euro per quella presenza televisiva.
E’ notizia del 29 Ottobre che a seguito di questo, la Rai ha deciso di estendere il divieto di pagare compensi a politici per le loro ospitate anche alle società presso cui viene appaltata l’organizzazione di trasmissioni televisive (in questo caso, è Endemol che prepara la trasmissione di Fazio). Va però ricordato che la posizione di Varoufakis è un po’ a metà tra il politico e il libero professionista, dunque il suo caso è probabilmente più particolare.
Il post sul suo blog che ha generato la polemica è del 28 Ottobre: andiamo a vedere che cosa di preciso ha raccontato l’economista.
Un intervento molto duro e in cui traspare la rabbia provata da Varoufakis, che ritiene di stare subendo un attacco diffamatorio, che rivela alcuni dettagli su tale vicenda e dal quale l’ex Ministro intende persino cominciare una campagna per la trasparenza in tutta la politica europea.
“Sin dalla mia rinuncia da Ministro delle Finanze, in segno di protesta contro la capitolazione del nostro governo alla Troika, ho speso il mio tempo e le mie energie per trasferire lo spirito della Primavera di Atene al cuore dell’Europa - per promuovere l’urgente bisogno di far brillare la luce della trasparenza sul processo decisionale europeo come prerequisito per affrontare il gigantesco deficit democratico del continente.
In pratica, questo ha significato viaggi senza fine, e più di 20 apparizioni in diverse città europee lungo l’arco di un paio di mesi. Come mi aspettavo, gli stessi media vicini alla Troika che hanno cercato di svilire la Primavera di Atene durante il nostro tiro alla fune con la stessa hanno speso fatica per svilire i miei ultimi sforzi. Dopo tutto, niente agita i poteri di Bruxelles, Francoforte ecc. più dell’esposizione del loro disprezzo per i principi e le pratiche democratiche.
A cominciare da alcuni sfoghi di media greci che hanno un record impeccabile di diffamazione (uno spregevole che "riportò", durante il mio ministero, che stavo cospirando con una compagnia di Singapore di rendere i BITCOIN la nuova moneta greca), una campagna diffamatoria si è data lo scopo di descrivere i miei recenti sforzi e viaggi come parte di un tentativo di arricchimento personale.
La trasparenza è uno dei pilastri della rete democratica europea su cui io e molti altri stiamo lavorando duramente in questi giorni, e che i miei viaggi e incontri intendono promuovere. Per questa ragione, ho un debito di gratitudine per i media guidati dalla Troika, nel senso che attraverso la loro campagna diffamatoria, mi hanno dato una meravigliosa opportunità per dimostrare in pratica il principio della trasparenza che noi vogliamo portare nella politica europea.
La nostra campagna "Trasparenza Ovunque!" può dunque cominciare adesso, da questo post.
[...]
Concludo con un messaggio ai media vicini alla Troika. in Grecia e oltre: i vostri continui sforzi per diffamarmi costituiscono un grande regalo del quale vi sono grato. Confermano che vi sentite ancora minacciati dalla Primavera di Atene e che il vostro disgusto della speranza che ha sparso per il mondo non è finito. Allo stesso tempo, i vostri sporchi sforzi danno a noi, i vostri oppositori, idee eccellenti su come promuovere il compito di Trasparenza Ovunque!"”
Al post sono anche allegate due liste: la prima contenente tutti gli incontri al quale Varoufakis ha partecipato senza essere pagato (in alcune ha però ricevuto dei rimborsi spese), 24 incontri; la seconda contenente quelli in cui ha ricevuto un compenso. Nella seconda, sono contenuti solo due incontri: uno tenuto a Singapore e l’altro riguardante l’intervista su Rai3. Varoufakis spiega che i due compensi hanno lo scopo di
"mantenere la mia indipendenza economica da interessi personali e dalle mie altre attività...la mia pratica come accademico già dal 2014, quando decisi di buttare il mio cappello nel ring della politica".
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