Vaccino antinfluenzale, scatta l’allarme: carenza in 7 Regioni

Carmine Orlando

28/09/2020

12/04/2021 - 17:33

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Un’analisi della Fondazione Gimbe, mette in evidenza la mancata copertura delle categorie a rischio di vaccino antinfluenzale in alcune Regioni, sottolineando la scarsa disponibilità di dosi nelle farmacie.

Vaccino antinfluenzale, scatta l’allarme: carenza in 7 Regioni

L’Agenzia Italiana del Farmaco sostiene che le Regioni si sono approvvigionate delle dosi di vaccino antinfluenzale, sufficienti a coprire il fabbisogno della popolazione che ha come target “tutti i soggetti a partire dai sei mesi di età che non hanno controindicazioni al vaccino”, come indica la circolare del Ministero della Salute del 4 giugno 2020. Rispetto all’anno scorso, le dosi di vaccino contro l’influenza disponibili, sono oltre 4 milioni e mezzo in più, per un totale di 17.866.550

Tuttavia, la Fondazione Gimbe fa notare che non possono garantire il 75% di copertura alle categorie a rischio. Il presidente Nino Cartabellotta, sottolinea che in un anno dove si è stati colpiti da una pandemia da COVID-19, ci saranno anche soggetti che vorranno chiedere il vaccino antinfluenzale non effettuato negli anni passati, anche perché questo permette di distinguere i sintomi da coronavirus a quelli dovuti all’influenza che possono essere molto simili.

Renata Grilli, coordinatrice del progetto di monitoraggio dell’influenza stagionale, ha spiegato che la Fondazione Gimbe ha condotto un’analisi indipendente per mappare le scorte regionali di vaccino antinfluenzale, per valutare la copertura delle categorie di popolazione a rischio, in più la disponibilità di dosi residue, destinate ai soggetti non a rischio.

In base ai relativi dati forniti, emerge che ci sono sette Regioni e due Province autonome che non coprono il 75% della popolazione target per età.

La Basilicata è la regione messa peggio, con una copertura di appena il 29,0%. A seguire: Provincia autonoma di Bolzano 38,3%; Abruzzo 49,0%; Valle d’Aosta 51,5%; Molise 57,1%; Umbria 61,9%; Lombardia 66,3% 66,3%; Piemonte 67,9%; Provincia autonoma di Trento 70,2%.

Dodici Regioni hanno scorte di vaccino antinfluenzale oltre il 75%: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Sicilia, Sardegna, Toscana, Veneto.

Ci sono anche dosi di vaccino disponibili per categorie non a rischio: in Calabria sono 100.273; in Campania 217.252; in Emilia Romagna 9.980; in Friuli Venezia Giulia 5.218; in Lazio 926.291; in Liguria 38.501; nelle Marche 5.022; in Puglia 1.084.634; in Sicilia 256.796; in Sardegna 96.113; in Toscana 225.661; in Veneto 49.712.

L’analisi della Fondazione Gimbe si basa sulle dosi acquistate dalle Regioni tramite i bandi di gara e su informazioni fornite direttamente dalle amministrazioni regionali al 24 settembre 2020. Tra l’altro, ci sono alcune Regioni che si sono attivate per reperire altre dosi di vaccino antinfluenzale.

Nino Cartabellotta mostra preoccupazione per la scarsa disponibilità di vaccino antinfluenzale nelle farmacie, che ritiene riconducibile in primis al Ministero della Salute e alla maggior parte delle Regioni che non hanno previsto con largo anticipo la necessità di aumentare le scorte anche per le categorie non a rischio. In secondo luogo, non hanno tenuto conto dell’aumento della domanda sui mercati internazionali e i bandi di gare sono stati effettuati in ritardo. E ancora, le farmacie non sono riuscite ad approvvigionarsi per la mancata disponibilità del vaccino antinfluenzale sul mercato.

L’auspicio è che si riesca a risolvere la situazione con interventi mirati e straordinari.

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