AstraZeneca: seconda dose è sicura? Cosa dicono i numeri

Violetta Silvestri

19 Giugno 2021 - 11:48

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Il vaccino AstraZeneca ancora in primo piano: cosa ha stabilito il Cts sulla sicurezza della seconda dose? Quali i numeri sui legami con trombosi? Il punto.

AstraZeneca: seconda dose è sicura? Cosa dicono i numeri

Vaccino AstraZeneca: la seconda dose è sicura?

Una domanda più che lecita, considerando che il Cts ha dato di fatto il via libera anche alla possibilità per gli under 60 di terminare l’immunizzazione con il siero anglo-svedese.

Pur restando prioritaria la strada del mix di dosi, la cosiddetta eterologa sponsorizzata dallo stesso Draghi, si apre la strada anche alla seconda iniezione AstraZeneca, con consenso informato.

Il Cts ha dato anche indicazioni sul legame del richiamo con il vaccino Vaxzevria: la seconda dose AstraZeneca è sicura? Cosa dicono i numeri.

Seconda dose AstraZeneca e trombosi: il richiamo è sicuro?

Il Comitato tecnico scientifico ha dato nuove indicazioni per calmare il caos sorto intorno alla seconda dose del vaccino AstraZeneca.

Dopo la conferenza stampa di Draghi, resasi necessaria per fare chiarezza in un momento cruciale per l’immunizzazione del Paese, ma scosso da dietrofront e allarmi, il documento Cts ha esposto alcuni punti sul legame con trombosi.

Nel dettaglio, la nota riporta che:

“I fenomeni tromboembolici sono meno frequentemente osservati dopo somministrazione della seconda dose.... Secondo quanto riferito dal direttore Generale di Aifa, a oggi, in Italia, non sono stati registrati casi di trombosi dopo la seconda somministrazione di Vaxzevria”

Nessun episodio anomalo, quindi, si è registrato finora in Italia in persone immunizzate anche con la seconda iniezione dal siero AstraZeneca.

A evidenziare più scientificamente tale risultato, il Cts ha indicato dati inglesi. In regno Unito, infatti, le somministrazioni Vaxzevria sono numericamente maggiori.

Nello specifico, è stato sottolineato che, secondo stime provenienti dal Regno Unito, i fenomeni tromboembolici sono pari a 1,3 casi per milione, valore che corrisponde a meno di 1/10 dei già rari fenomeni osservati dopo la prima dose.

In questa cornice, il Cts ha lasciato come indicazione prioritaria per gli under 60 il richiamo con vaccino mRna. Tuttavia ha sottolineato l’importanza di sottoporsi alla seconda dose in ogni caso, poiché una sola iniezione non ha abbastanza copertura dal virus, specialmente dalla variante Delta.

Per chiarezza, chi sotto i 60 anni già immunizzato con una dose AstraZeneca, rifiuta la seconda con mRna, potrà sottoporsi a richiamo Vaxzevria firmando un consenso informato.

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