Vaccini, l’UE dice sì alla sospensione dei brevetti: cosa succede ora?

Alessandro Cipolla

20 Maggio 2021 - 12:55

In plenaria passa un emendamento presentato dalla sinistra: l’Unione Europea si impegna così a sostenere in seno al Wto la richiesta di sospensione temporanea dei diritti di proprietà intellettuale sui vaccini anti-Covid. Fratelli d’Italia e Forza Italia votano contro, la Lega si astiene.

Vaccini, l’UE dice sì alla sospensione dei brevetti: cosa succede ora?

Colpo di scena a Bruxelles sul delicato fronte della sospensione dei brevetti per i vaccini anti-Covid. Dopo che l’Unione Europea aveva alzato un sostanziale muro davanti alla richiesta, appoggiata ora anche dagli Stati Uniti, presentata da Sudafrica e India, in plenaria è passato un emendamento presentato dalla sinistra.

Con 293 voti favorevoli, 284 contrari e 119 astenuti, è stato approvato un testo dove si chiede all’Unione Europea di “sostenere l’iniziativa presentata da India e Sudafrica in seno al Wto per una sospensione temporanea dei diritti di proprietà intellettuale sui vaccini, le attrezzature e le terapie per far fronte al Covid-19”.

Tra i partiti nostrani, si sono espressi a favore dell’emendamento il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Contrari invece Fratelli d’Italia e Forza Italia, mentre gli eurodeputati della Lega si sono astenuti.

Un voto questo che così potrebbe cambiare la posizione dell’Unione Europea sulla sospensione dei brevetti, il tutto a pochi giorni dal Summit globale sulla Sanità dove sarà presente anche Mario Draghi in rappresentanza dell’Italia.

Vaccini: cosa succederà per i brevetti?

Dopo il voto in plenaria, il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis ha dichiarato che l’Unione Europea è pronta a discutere della questione relativa alla sospensione dei brevetti per i vaccini anti-Covid.

Per capire la sorta di imbarazzo che serpeggia a Bruxelles dopo l’approvazione dell’emendamento presentato dalla sinistra, basta vedere cosa aveva dichiarato lo stesso Dombrovskis giusto qualche ora prima.

Il modo più semplice per garantire l’accesso globale e equo ai vaccini e alle terapie è continuare a incrementare la produzione e renderli accessibili - si leggeva in una nota - Sospendere i brevetti? Forse, ma non serve nell’immediato . Spingere Big Pharma a rilasciare almeno le licenze volontarie? Sarebbe più efficace per accelerare la campagna vaccinale mondiale, ma le licenze obbligatorie sono perfettamente legittime davanti ad una pandemia”.

Del resto solo un giorno prima il G20 aveva bocciato la proposta di liberalizzare i brevetti dei vaccini, partorendo un testo dove si parla della volontà di promuovere una condivisione ma su base volontaria.

Resta da capire adesso quali saranno le mosse dell’Unione Europea in vista degli appuntamenti di inizio giugno con il Wto e luglio con l’Oms. Nonostante il voto di Bruxelles, la forte opposizione della Germania potrebbe avere il suo peso.

Probabile così che la linea dell’UE sarà ancora una volta quella del sostenere tre punti chiave: limitare le restrizioni all’export dei vaccini, aumento della produzione con i vaccini venduti a prezzo di costo ai Paesi più poveri e, infine, garantire comunque una serie di paletti a tutela della proprietà intellettuale.

Difficile un appoggio tout court alla ipotesi di sospensione dei brevetti, una richiesta presentata da India e Sudafrica lo scorso ottobre e ancora in discussione: mentre le varianti aumentano e i vaccini restano un lusso a beneficio di pochi, questa soluzione ormai potrebbe arrivare fuori tempo massimo, visto che servirebbe almeno un anno prima di iniziare ad avere i primi risultati.

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