Vaccini, Pfizer frena l’Italia: possibile il 45% in meno, stop alle prime dosi?

Alessandro Cipolla

21/01/2021

23/06/2021 - 13:03

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I ritardi di Pfizer nella fornitura del vaccino stanno frenando la campagna in Italia: da qui a metà febbraio si rischia di avere il 45% di consegne in meno, con molte Regioni che sono pronte a sospendere le prime dosi per dare la precedenza ai richiami. Si va verso uno scontro anche legale con il colosso farmaceutico americano.

Vaccini, Pfizer frena l’Italia: possibile il 45% in meno, stop alle prime dosi?

I ritardi e i tagli di Pfizer nella consegna dei vaccini pattuiti, una decisione presa unilateralmente da parte del colosso farmaceutico americano, sta mettendo in seria difficoltà l’Italia nel portare avanti la propria campagna vaccinale.

Se nella prima metà di gennaio il nostro Paese procedeva di buon passo, in base alla disponibilità, al ritmo di oltre 60.000 somministrazioni al giorno fino al picco delle 90.000, in questa settimana si è arrivati a 33.000 dimezzando così il numero.

Una situazione questa che sta spingendo diverse Regioni a sospendere la somministrazione della prima dose del vaccino anti-Covid: nel Lazio, dove il taglio è del 30%, si darà la precedenza ai richiami e la stessa cosa dovrebbe fare la Lombardia.

Per la settimana del 18 gennaio 2021– ha fatto sapere Domenico Arcuri – Pfizer ha operato unilateralmente e senza preavviso una sostanziale riduzione delle dosi (da 562.770 a 397.800, il 29% in meno), secondo una logica né anticipata né condivisa”.

Tagli ai vaccini: con Pfizer si fa in Tribunale?

I tagli decisi dalla Pfizer potrebbero portare così, da qui alla metà di febbraio quando dovrebbe riprendere la consegna nelle modalità stabilite, il 45% delle dosi in meno rispetto a quanto previsto.

Anche considerando le 3 milioni di dosi di Moderna e quelle che potrebbero arrivare da AstraZeneca, il 29 gennaio l’Ema si esprimerà sul siero di Oxford, difficile in questa situazione che a breve si possa iniziare a vaccinare gli over 80.

Qualora tutte le regioni somministrassero tutte le dosi disponibili nella settimana precedente (116.154 al giorno in Italia) con il solo magazzino residuo nonché con le dosi ipotizzate consegna da Pfizer - si legge - non ci sarebbero tutte le dosi necessarie per i richiami (628.541) considerando il numero dei vaccinati nei 21 giorni”.

Inevitabile a questo punto che si andrà verso a una battaglia legale con Pfizer: l’Avvocatura dello Stato a breve dovrebbe far partire una diffida, ma si parla anche di un esposto penale che però andrebbe presentato al Tribunale di Bruxelles.

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