VIES: esclusione anche se il rappresentante legale non è in regola col Fisco

I soggetti IVA inclusi nell’elenco VIES possono esserne esclusi se il rappresentante legale del soggetto medesimo non è in regola col Fisco.
A stabilirlo la sentenza numero 9281/21 2015 della Ctp di Milano che ribadisce il principio per il quale l’iscrizione a ruolo del rappresentante legale di una società, sia personale sia quale rappresentante di altre società, produce l’effetto giuridico dell’esclusione dall’elenco VIES della società rappresentata.
Ecco i punti principali della sentenza della Ctp di Milano in materia di esclusione dall’elenco VIES.

VIES: cause di esclusione

Le cause di esclusione dall’elenco VIES sono state definite genericamente dai provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate n. 188376 e 188381 del 2010.

Per ciò che concerne, in particolare, le cause di esclusione dei soggetti IVA dall’elenco VIES, l’Agenzia delle Entrate (vedi anche circolare numero 39/E/2011) afferma che:

“Qualora dall’analisi preliminare della posizione emergano elementi di rischio di finalità evasive o di frode, il motivato provvedimento di diniego emesso dall’ufficio vale a precludere l’inserimento nell’Archivio VIES. Ove non intervenga il diniego, il soggetto viene automaticamente incluso nell’Archivio VIES”

In altre parole, l’attuale impostazione normativa prevede come causa di esclusione dall’elenco VIES l’insieme di elementi di rischio di evasione o frode manifestati dal soggetto IVA considerato, anche per mezzo del proprio rappresentante legale.
La recente circolare dell’Agenzia delle Entrate numero 31/E/2014, inoltre, specifica un’ ulteriore ed esplicita causa di esclusione dal VIES nel caso in cui “il contribuente non presenti, per quattro trimestri consecutivi, i modelli Intrastat”.
In effetti, la citata circolare 31/E afferma espressamente che si tratta solo di una “prima ragione di esclusione”, rimanendo quindi pienamente validi i principi testè richiamati.

Esclusione dal VIES per i problemi del rappresentante legale con il Fisco

La sentenza 9281/21 2015 della Ctp di Milano si inserisce proprio in questo contesto, affermando che l’iscrizione a ruolo del rappresentante legale, sia come soggetto individuale che come rappresentante di altri soggetti IVA, costituisce causa di esclusione dall’elenco VIES.
Ciò poiché tale situazione configurerebbe a tutti gli effetti "un elemento di rischio di evasione o frode".
In effetti, anche la normativa comunitaria afferma esplicitamente che gli elementi di rischio evasivo legati al legale rappresentante di un soggettto IVA devono essere considerati nella scelta dell’inclusione o meno nell’elenco VIES (vedi, in particolare, l’articolo 22 del regolamento UE 904/2010).

Esclusione dal VIES: la procedura

In ordine all’aspetto procedimentale, in caso di esclusione dall’elenco VIES, la Direzione provinciale delle Entrate competente invia preventiva comunicazione al contribuente.
Trascorsi 60 giorni dalla comunicazione, qualora il contribuente non abbia provveduto all’invio dei modelli Intrastat, vi sarà la cancellazione del contribuente dall’elenco VIES.
Durante i 60 giorni è data possibilità al contribuente di “fornire i chiarimenti e le spiegazioni della mancata presentazione degli elenchi”.

VIES: la guida completa ed aggiornata di Forexinfo

Per ogni altro approfondimento sul VIES e sulle modalità di iscrizione all’elenco dei soggetti IVA autorizzati ad effettuare operazioni intracomunitarie, il lettore potrà fare riferimento anche alla guida completa ed aggiornata al 2016 di Forexinfo:

VIES: autorizzazione, istruzioni e come iscriversi. La guida completa