Unicredit ultime notizie: Fortress, Pimco e Cerberus hanno presentato nuove offerte per acquistare 20 mld di sofferenze. Non è esclusa l’ipotesi spacchettamento.
Unicredit ultime notizie: la questione Npl - In vista della presentazione del piano industriale - in calendario a Londra il prossimo 13 dicembre - sono tanti i dossier sul tavolo di Unicredit. La banca guidata da Jean Pierre Mustier è alle prese con la cessione di un pacchetto di 20 miliardi di crediti deteriorati netti, operazione che fa parte del piano di rafforzamento patrimoniale e di risanamento dell’istituto di Piazza Aulenti, che prossimamente dovrà varare un aumento di capitale stimato tra i 10 e i 13 miliardi di euro.
Stando a quanto viene riportato da Milano Finanza, Fortress, Pimco e Cerberus avrebbero fatto pervenire agli advisor di Unicredit (Morgan Stanley e lo studio legale Paul Hastings) offerte più alte per rilevare l’intero ammontare delle sofferenze, dopo le prime proposte presentate lo scorso 22 novembre.
In vantaggio dovrebbe esserci proprio Fortress, dal momento che l’operatore l’anno scorso ha già rilevato Uccmb (che poi ha assunto il nome di doBank), l’attività di gestione dei crediti Unicredit.
Per facilitare la cessione di crediti deteriorati, l’istituto di credito potrebbe optare per uno spacchettamento dei Non performing loans, proprio come è accaduto negli ultimi anni.
Al momento a Piazza Affari il titolo Unicredit è in flessione dello 0,48% a quota 2,07 euro per azione.
Unicredit ultime notizie: il dossier Pioneer e il consorzio per l’aumento
Nel frattempo resta aperta la partita per la cessione dell’asset manager Pioneer. I due pretendenti più accreditati sono la transalpina Amundi e la cordata composta da Poste Italiane, Cassa depositi e prestiti e Anima Holding.
Il tema sarà affrontato in sede di cda il prossimo 6 dicembre, quando il board dell’istituto farà anche il punto della situazione sull’aumento di capitale.
Nei giorni scorsi Unicredit ha invitato diverse banche d’affari a entrare a far parte del consorzio di garanzia per la ricapitalizzazione. Morgan Stanley, Ubs, Jp Morgan, Merrill Lynch e Mediobanca - unica italiana in campo - dovrebbero comporre il primo livello.
La seconda linea, invece, sarà formata da Credit Suisse, Goldman Sachs, Hsbc, Citigroup.
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