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Unicredit, al via l’aumento di capitale: ecco le banche contattate per il consorzio
martedì 29 novembre 2016, di
Al via il consorzio di garanzia per l’aumento di capitale Unicredit. Stando a quanto viene riportato dal quotidiano romano Il Messaggero, nelle ultime ore l’istituto di Piazza Aulenti avrebbe recapitato a grandi banche d’affari una lettera di invito a entrare nel consorzio di garanzia: al primo livello si collocherebbero Morgan Stanley, Ubs, Jp Morgan, Merrill Lynch e Mediobanca, unica italiana in campo.
La seconda linea, invece, sarebbe composta da Credit Suisse, Goldman Sachs, Hsbc, Citigroup. L’operazione di ricapitalizzazione di Unicredit dovrebbe prendere il via a febbraio, a distanza di sicurezza dal referendum costituzionale di domenica, quando ormai si conoscerà il destino dell’attuale governo e l’eventuale durata di quello che - in caso di vittoria del No - potrebbe sostituirlo.
L’aumento di capitale Unicredit è stato stimato in 13 miliardi di euro, cifra comprensiva dello swap bond, destinata a scendere in seguito alla vendita di alcuni asset come:
- Pioneer, la cui cessione ha subito uno stop a causa del referendum. In pole per l’acquisto, com’è noto, ci sono la cordata Poste-Cdp-Anima Holding, Amundi e Macquarie;
- Bank Pekao. Per La controllata polacca è in corso una trattativa con il gruppo assicurativo PZU, che lavora in sinergia con il fondo di private equity PFR.
Aumento capitale Unicredit: Andrea Bonomi in attesa
Alla finestra, come possibile investitore di peso da includere nell’operazione, ci sarebbe Andrea Bonomi, cavaliere bianco di molte battaglie e sempre chiamato in causa nell’agone finanziario.
Azioni Unicredit positive a Piazza Affari
Al momento a Piazza Affari il titolo Unicredit si muove in territorio positivo - come tutto il comparto bancario a eccezione di Mps - a +3,62% attestandosi a quota 1,94 euro per azione. Il prossimo appuntamento decisivo per il futuro della banca sarà il 12 dicembre, giorno in cui il cda dovrà approvare il nuovo piano industriale triennale, da presentare a Londra il giorno successivo.