UniCredit: emesse due obbligazioni per 3 miliardi di dollari, richieste a 8 miliardi

Luca Fiore

09/01/2019

L’interesse positivo del mercato e il portafoglio ordini molto consistente, hanno permesso a UniCredit di collocare bond con uno spread in riduzione rispetto a quanto comunicato. Azioni UniCredit in territorio positivo sul listino di Piazza Affari.

UniCredit: emesse due obbligazioni per 3 miliardi di dollari, richieste a 8 miliardi

UniCredit ha annunciato di aver emesso un bond da 2,5 miliardi di dollari a tasso fisso e un altro per 0,5 miliardi a tasso variabile.

In entrambi i casi, la scadenza è fissata al 14 gennaio 2022.

Questa transazione è la terza sul mercato dei bond Senior Non-Preferred collocati da UniCredit, dopo la prima emissione nel gennaio 2018 di un bond a 5 anni per un importo di 1,5 miliardi e di quella a 5 anni per un importo pari a 3 miliardi a novembre 2018 (UniCredit: Mustier difende la scelta di emettere il bond a 5 anni).

Con il Ftse Mib in rialzo a 19.167,92 punti, +0,88%, le azioni UniCredit si muovono in linea con l’andamento del listino principale passando di mano a 10,394 euro, +0,85% sul dato precedente.

Positivo nelle ultime cinque sedute (+4,16%), il saldo delle azioni UniCredit nell’ultimo anno segna un rosso del 37%.

Target emissioni di 3-5 miliardi nel Q1

I bond saranno computabili ai fini TLAC (acronimo di Total Loss Absorbing Capacity, capacità di assorbimento totale delle perdite), con un impatto positivo di circa 72 punti base.

“Questa transazione –riporta la nota diffusa dall’istituto di Piazza Gae Aulenti- fa parte del piano di Funding di UniCredit ai fini TLAC, relativamente al quale la Banca, come annunciato durante la presentazione dei risultati del terzo trimestre 2018, aveva un obiettivo di emissioni per un importo complessivo tra 3 e 5 miliardi di euro entro la fine del primo trimestre 2019”.

Richieste per 8 miliardi $

Il processo di book building ha generato richieste per circa 8 miliardi di dollari, “che rappresentano il riscontro più elevato (per una singola transazione) mai registrato sul mercato italiano dei bond ‘Yankee’ negli ultimi 3 anni”.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica, gli ordini sono stati raccolti da oltre 200 investitori globali: il 65% dagli Stati Uniti, il 18 % dal Regno Unito, il 3% dal Medio Oriente e il 14% dal resto dell’Europa.

Spread in riduzione di 30 punti base

Dato l’interesse positivo del mercato e il portafoglio ordini molto consistente, lo spread comunicato inizialmente fissato a 430 punti base sul US Treasury a 3 anni ha registrato un miglioramento di 30 punti base.

Lo spread di emissione finale è infatti stato pari a T + 400 punti base per la tranche a tasso fisso e 390 punti base + US Libor per la tranche a tasso variabile, all’incirca equivalente a Euribor a 3 mesi + 365 punti base.

“Si tratta della riduzione più marcata in termini di spread registrata sul mercato USD fino ad ora nel 2019, sia presso investitori statunitensi che europei”.

“UniCredit dimostra di avere una base di investitori molto solida, con una capacità di accesso al mercato continuativa, importante e diversificata”.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it