Ugo Tognazzi, chi era: carriera, vita privata e migliori film

Alessandro Nuzzo

17 Marzo 2022 - 18:57

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Ugo Tognazzi è stato uno dei più grandi artisti del cinema italiano. Ripercorriamo la sua vita in occasione del centenario della sua nascita.

Ugo Tognazzi, chi era: carriera, vita privata e migliori film

Il 2022 sarà un anno fitto di ricorrenze storiche per quanto riguarda il cinema italiano. Tra di esse non si può non menzionare i 100 anni dalla nascita di una persona che con il suo genio ha contribuito a fare la storia del cinema italiano.

Stiamo parlando di Ugo Tognazzi, attore, regista, considerato uno dei più grandi artisti del nostro paese.

I suoi capolavori sono considerati pezzi pregiati del nostro cinema famosi in tutto il mondo. Ripercorriamo la carriera incredibile di Ugo Tognazzi con i migliori film e qualche aneddoto interessante sulla sua vita privata.

Chi era Ugo Tognazzi

Ugo Tognazzi è nato a Cremona il 23 marzo del 1922. Il padre ispettore presso una società di assicurazioni lo ha portato a vivere un’infanzia di continui trasferimenti da una città all’altra a causa dei suoi impegni professionali.

Tornato a Cremona all’età di 14 anni va a lavorare come operaio in una fabbrica di salumi. Ma la sua passione per la recitazione inizia già a farsi sentire e nel tempo libero si dedica ad una filodrammatica nel dopolavoro aziendale.

È dopo l’esperienza sotto le armi che la recitazione prende il sopravvento nella sua vita. Si trasferisce a Milano per inseguire il suo sogno di attore. Prima entra nella compagnia di Wanda Osiris, poi nel 1951 fa nascere un duo di grande successo insieme a Raimondo Vianello.

Ma è nel mondo del cinema che Ugo Tognazzi darà il meglio di sé lasciando un ricordo indelebile. Diventa infatti uno dei massimi protagonisti della commedia all’italiana negli anni 60 e 70.

Il suo debutto sul grande schermo è arrivato nel 1961 con “Il federale” di Luciano Salce. Con la sua interpretazione fa conoscere le sue grandi doti da interprete dando il via ad un ventennio di successi. Ad oggi è considerato uno dei volti più importanti del cinema italiano insieme ad Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Marcello Mastroianni.

Negli ultimi anni di vita cadde in una profonda depressione e per superarla cercò di dedicarsi alla seconda sua più grande passione: quella per la cucina.

È morto il il 27 ottobre del 1990 per un’emorragia cerebrale all’età di 68 anni.

Ugo Tognazzi: vita privata

Ugo Tognazzi ha avuto 4 figli da 3 donne diverse. Nel 1954 si innamorò di una ballerina di origina irlandese di nome Pat O’Hara dalla quale ebbe il figlio Ricky che ha poi preso le orme del padre come attore. I due non si sposarono mai e qualche anno dopo, nel 1961 Ugo conobbe sul set di un film Margarete Robsahm, attrice norvegese che sposò nel 1963 e da cui ebbe il figlio Thomas, oggi produttore e regista.

Dopo 3 anni il matrimonio naufragò e Ugo sposò successivamente nel 1972 l’attrice Franca Bettoja conosciuta nel 1965. Da questo matrimonio sono nati i due figli Gianmarco nel 1967 e Maria Sole nel 1971. Franca è la sua ultima moglie che è stata al suo fianco per quasi 30 anni.

Migliori film di Ugo Tognazzi

Ugo Tognazzi ha avuto una carriera davvero fitta di impegni sia cinematografici che teatrali. I suoi lavori sono davvero considerati di enorme pregio.

In tutto ha recitato in circa 150 film girati tra gli anni 60 e 80, molti da protagonista. Tra le pellicole più celebri si annovera la trilogia di Amici miei, La grande abbuffata o Il vizietto. Altri titoli passati alla storia sono: La marcia su Roma, Questa specie d’amore e Romanzo popolare.

Pellicole di successo che gli hanno permesso di vincere anche numerosi riconoscimenti. Ha vinto infatti tre David di Donatello come migliore attore protagonista con i film L’immorale (1967), La califfa (1970) e Amici miei (1975).

Poi quattro Nastri d’Argento con Una storia moderna: l’ape regina (1963), Io la conoscevo bene (1965), La bambolona (1969) e La tragedia di un uomo ridicolo (1981). Ha trionfato anche al Festival di Cannes ottenendo una palma d’oro per il film La tragedia di un uomo ridicolo (1981) come migliore interpretazione maschile.

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