USA e recessione: ecco l’indicatore che prevede un nuovo stop dell’economia

Livio Spadaro

14 Gennaio 2016 - 11:41

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Un particolare indicatore, non tenuto in considerazione da molti analisti, sembra stia dando un segnale di recessione dell’economia USA.

USA e recessione: ecco l’indicatore che prevede un nuovo stop dell’economia

A Dicembre la Federal Reserve ha annunciato il primo rialzo dei tassi dopo quasi 10 anni di politica monetaria espansiva, comunicando la volontà di procedere anche nel 2016 a graduali rialzi dei tassi di interesse USA.

Nonostante la disoccupazione USA sia in forte calo e l’inflazione sembra aver avuto una spinta dalle politiche economiche messe in atto dalla Fed, i dati sugli utili delle aziende e il calo continuo dell’indice ISM manifatturiero lasciano presagire che l’economia americana non sia ancora abbastanza forte per reggere una stretta sull’economia.

Un ulteriore segnale di conferma di quanto esposto sembrerebbe arrivare dal trasporto ferroviario di merci USA che, in passato, ha sempre segnalato con anticipo l’arrivo di una recessione dell’economia americana.

USA: calo del trasporto merci su ferrovia del 2015 simile al 2008-2009

Nella seduta di scambi di ieri si è registrato un nuovo forte, calo dei listini statunitensi colpiti dall’aumento inatteso delle scorte di petrolio e dal conseguente ribasso dei prezzi del greggio.

La Federal Reserve a Dicembre a deciso di avviare una prima stretta sull’economia americana, ritenendo che quest’ultima sia pronta ad affrontare una politica monetaria meno espansiva.

Gli ultimi dati sui profitti delle aziende americane e l’indice ISM manifatturiero hanno messo in evidenza uno scarso stato di forma dell’industria americana che se confermato anche dalle nuove proiezioni sugli utili potrebbe significare che l’America dovrà affrontare un nuovo periodo di recessione.

Al di là dei dati macroeconomici, c’è un altro indicatore che storicamente ha sempre segnalato l’arrivo di un periodo recessivo per l’economia USA e questo indicatore è sorprendente. Si tratta infatti del numero di trasporto merci su ferrovia che, quando è calato eccessivamente, ha sempre predetto un periodo di difficoltà dell’economia statunitense.

Nel 2015 il trasporto cargo merci su ferrovia americano è sceso ai minimi di 6 anni. I trasporti sono scesi del più del 5% in ognuna delle scorse 11 settimane su una base anno su anno. Generalmente quando vi è un calo di volumi occasionale, vi è sempre una fase successiva in cui questi cali vengono recuperati.

Tuttavia, il periodo attuale di sostanziale e sostenuta debolezza, includendo l’ultimo calo setitmanale del 10%, non accadeva dal 2009. Quando si verifica un ribasso così eccessivo dei trasporti merci su ferrovia in America, si è sempre assistito ad un rallentamento economico.

Riprendendo un report su questo argomento di Bank of America, si può notare dal grafico sottostante come simili periodi di debolezza dei trasporti merci su ferrovia sono occorsi in altre sole 5 circostanze dal 1985:

  • nel 1988,
  • nella prima metà del 1991,
  • nel primo 1996,
  • nel tardo 2000-inizi 2001,
  • nel tardo 2008 e nel 2009.

Tutti questi periodi sono coincisi con un periodo di recessione o in alcuni casi i cali del trasporto merci su ferrovia hanno preceduto di alcuni trimestri una nuova recessione economica statunitense.

Si può certamente mettere in discussione il nuovo calo di questi mesi visto il ribasso dei prezzi del carbone, del rallentamento del settore industriale e del diminuito trasporto di shale oil statunitense che tutti insieme possono effettivamente trascinato a ribasso il numero di beni da trasportare.

Tuttavia, il maggior rallentamento di trasporto merci si sta verificando su beni orientati al consumo. I trasporti intermodali, che sono una tipologia di trasporto che prevede l’utilizzo di unità di carico che permettono il trasporto in diversi modi (e sono generalmente collegati ai beni orientati al consumo), sono saliti dell’1% nel primo trimestre 2015 e del 3,6% nel secondo trimestre salvo poi ridiscendere di quasi il 2% nel trimestre finale dello scorso anno.

Analisti: nel 2016 azioni di società del trasporto ferroviario saliranno del 20%

Nonostante il trasporto su merci ferroviario sia in calo, per il 2016 ci si attende un rimbalzo delle quotazioni azionarie dei trasportatori ferroviari statunitensi. Le proiezioni degli analisti vedono un rialzo di quasi il 20% per Union Pacific Corp., CSX Corp. e Kansas City Southern mentre per Norfolk Southern Corp. ci si attende un rialzo dell’11% per quest’anno.

Le aspettative positive degli esperti non si basano però su un recupero del numero dei trasporti ferroviari che rimangono deboli come spiega un analista di Robert W. Baird & Co.

Le previsioni si basano infatti su un taglio dei costi da parte di queste compagnie e da un miglioramento dell’efficienza che dovrebbero spingere a rialzo gli EPS attesi di queste società.

S&P500 railroad index continua a sottoperformare. Dollaro forte non aiuta il settore.

Nonostante queste previsioni, l’indice S&P500 railroad continua a sottoperformare lo S&P500 sia in termini assoluti che in termini di P/E.

“Se il Dollaro statunitense forte dovesse continuare a pesare sulla produzione del settore industriale e sulle materie prime, sarà molto difficile che le azioni delle società di trasporto ferroviario riescano a battere la performance dello S&P500”.

Questo il commento degli esperti di Robert W. Baird. Che sia quindi in arrivo una nuova recessione USA?

Fonte: Bloomberg.com

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