USA: dati positivi allontanano la possibilità del QE3?

Federica Agostini

30 Agosto 2012 - 10:10

USA: dati positivi allontanano la possibilità del QE3?

Dagli Stati Uniti, l’evento più atteso per i mercati finanziari di tutto il mondo: Ben Bernanke annuncerà il Quantitative Easing 3? I risultati positivi degli indicatori economici potrebbero scongiurare la necessità di alleggerimento quantitativo?

Gli investitori sono concentrati sull’avvio del Simposio Economico di Jackson Hole, dove prenderà parola il Governatore Bernanke (31 agosto).

Tuttavia, nonostante la modesta positività di alcuni dati, la verità è che il quadro complessivo dell’economia Statunitense rileva un’immagine stagnante e preoccupante, soprattutto se si considera il ruolo centrale degli USA nella scena dell’economia mondiale.

I dati economici positivi allontanano la possibilità del QE3?

Difficile a dirsi. Sebbene, alcuni sostengano che nonostante l’andatura lenta dell’economia statunitense, un QE3 possa comportare il rischio della deflazione, peggiorando le cose.

Stando a quanto pubblicato dal Bureau of Economic Analysis gli indicatori mostrano risultati modestamente incoraggianti per l’economia più grande del mondo.

Il prodotto interno lordo, nella versione rivista su scala annuale, è aumentato a 1.7% da aprile e giugno, rispetto al 1.5% stimato.

Tuttavia, si tratta di cambiamenti marginali che influiscono poco sull’immagine complessiva della "pigra" crescita economica statunitense.

Il Beige Book della Fed

Secondo le stime della Fed, le attività economiche hanno continuato ad espandersi gradualmente tra luglio ed agosto, tra diverse regioni e in differenti settori economici.

Dei 12 distretti della Federal Reserve, 6 hanno riportato un "modesto" aumento delle attività, 3 "moderata" crescita e altre 3 hanno rilevato "lenta" o "confusa" espansione del settore economico.

Il Beige Book della Federal Reserve, dunque, mette in luce come l’economia e la crescita siano stagnanti, ma non in caduta libera.

USA: tutta in seconda

E’ come se l’economia statunitense fosse un’automobile in "corsa" che non riesce a cambiare marcia, rimanendo costretta alla seconda.

Sebbene i dati possano sembrare marginalmente positivi, fino alla fine dell’anno l’economia rimarrà vulnerabile a diversi fattori come i tagli di bilancio e l’aumento delle tasse.

Durante il primo trimestre dell’anno, l’economia è cresciuta al 2% (su scala annualizzata) e, sebbene le spese dei consumatori e le esportazioni abbiano suggerito un leggero miglioramento, la verità è che i trend generali delle attività economiche suggeriscono un down.

Quanto pesa la situazione Americana?

La situazione economica degli Stati Uniti, combinata con l’incertezza Europea influenza tutto l’outlook economico mondiale, ma anche la possibilità di rielezione per il Presidente Barack Obama, dicono alcuni analisti.

Il tallone d’Achille dell’economia USA?

Il tallone d’Achille dell’economia Statunitense rimane il mercato immobiliare, nocciolo della crisi del 2008. Negli ultimi anni questo settore ha tentato di riprendersi tra prezzi bassi e un eccesso di immobili rimasti invenduti.

Tuttavia, gli ultimi dati sui prezzi delle case, le vendite degli immobili di recente costruzione e quelli esistenti hanno suggerito un miglioramento del settore: gli Americani continuano a comprare sullo sfondo di mutui a basso tasso di interesse.

Ma per quanto riguarda le vendite pendenti, dal National Association of Relators fanno notare come il numero di contratti firmati, ma ancora pendenti sia aumentato al massimo storico dall’aprile del 2010.

La questione dunque è questa, la domanda è in aumento, ma vuoi per l’eccessivo aumento dei prezzi degli immobili, vuoi per le questioni riguardanti mutui e ipoteche, il settore immobiliare rimane, di fondo, paralizzato.

Traduzione e adattamento per Forexinfo.it a cura di Federica Agostini - Fonte: Financial Times

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it